Perché è inutile dichiararsi antifascisti?

Una delle polemiche puntuali è: “ma perché politico X, di destra, non si dichiara sincero antifascita? La vicenda citata sotto lo spiega benissimo

fonte: https://x.com/AndreaVenanzoni/status/1783742890021159175?t=7ovFND4DvvUW1ddFXAxv7w&s=09

Già a gennaio, quando la candidatura era ancora solo una ipotesi, la Funaro aveva dichiarato “se Schmidt è antifascista sbaglia parte politica”.
Naturalmente, in altre condizioni, a nessuno sarebbe balenata in mente nemmeno per scherzo l’idea di definire Schmidt una sorta di fascista che fa finta di non esserlo, come da stralcio preso da
@tempoweb

Queste posizioni sono la miglior rappresentazione del perché è del tutto inutile strillare solennemente di essere antifascisti. Se la Meloni in ipotesi lo facesse solennemente, gravemente, convintamente, poi inizierebbero a dire che quelle sono solo parole e che dovrebbe invece dimostrarlo coi fatti.

E questi “coi fatti” intendono solo una cosa: la loro agenda politica post-comunista.

distruggere il 25 aprile…

guardate il poster; quello è logica conseguenza di una narrazione di buoni contro cattivi dove i cattivi moderni devono essere assimilati ai cattivi “storici” per permettere a chi lotta contro i cattivi attuali di sentirsi epico ed eroico come chi, a suo tempo, lottava, realmente, contro i cattivi.

Io comunque penso che se il governo intervenisse si alzerebbe alto il grido e l’accusa di censura fascista e quel manifesto verrebbe difeso a spada tratta, magari leggendo selettivamente solo l’antifascismo e saltando a piè pari il seguito.

Detto questo sarebbe opportuno che chi lotta per la memoria degli antifascisti fosse il primo a prendere le distanze da queste plateali strumentalizzazioni. Ma spesso son i primi a strumentalizzare…

De anarchia

fonte:https://twitter.com/ultimora_pol/status/1781595340321304672

🇪🇺 #Europee2024 — Roberto #Salis: “in queste ore la principale preoccupazione di Ilaria nel portare avanti la scelta della candidatura era quella di informare per primo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ciò è stato fatto quando i passi formali non erano stati ancora completati e quindi è stato informato in anteprima, come il suo ruolo merita. Per Ilaria, Mattarella si è comportato nei suoi confronti da ‘nonno affettuoso’ e voleva accertarsi di non causare alcun imbarazzo”. (Rep)

devo dire che vedo diversi punti critici nel discorso; prima considerazione, un anarchico che si candida ad un parlamento ed entra in politica, mi suona come una suora di clausura che va a recitare in un porno, un comportamento leggermente contraddittorio fra ciò che dice di essere e come si comporta.

Seconda cosa; dove è scritto che le candidature alle europee debbano essere autorizzare dal quirinale? A malignare direi che si sta giocando una partita per “mettere in imbarazzo” Gioggia rischiando però di finire a fare figure di palta in tutta Europa. Inolte cosa capita se qualche altro paese fiuta che l’europa “giocherebbe sporco” per mettere al potere un “governo amico”? Si sta giocando con il fuoco e rischiando di sfasciare l’europa.

Spero che il quirinale smentisca, almeno per salvare la faccia.

pro vita e consultori.

Ok, oltre la costituzione “a geometria variabile” ovvero viene difesa a spada tratta quando serve, quando non serve invece si può e si deve aggirare a piacimento, abbiamo anche le leggi a geometria variabile.

L’argomento del contendere è il coinvolgimento dei movimenti “pro vita” nei consultori. A leggere la legge 194/78 art 2 e soprattutto il punto d i consultori dovrebbero operare anche per evitare il ricorso all’aborto fornendo supporto alle donne, e per quello possono coinvolgere associazioni, non sono “abortifici”.

Eppure quelli che fino a ieri difendevano a spada tratta la legge, guai a toccarne solo una virgola, oggi lottano per la sua applicazione selettiva; ok all’aborto ma via l’obiezione e via le associazioni pro vita.

E questo mostra due cose; la prima è che come al solito più si difendono ad oltranza le leggi e meno si conoscono, e la seconda è che le leggi vanno applicate “rigidamente” quando conviene e “interpretate” quando piace…

tema…

Allora, se l’immagine postata da Prado è genuina è molto grave, grave che alcuni docenti pensino di usare la scuola come un palco e cerchino di indottirnare gli studenti. Azione decisamente poco professionale e che spesso porta, per naturale reazione, gli studenti dall’altra parte. Alcuni miei compagni, che non si erano mai interessati di politica, finirono a iscriversi ad azione giovani perché i cari docenti “illuminati” facevano propaganda in ogni dove per “i buoni”.

Cortocircuiti

Allora fosse capitato in italia che qualche imbecille, dopo che le ha prese di brutto, avesse tirato fuori quella frase sarebbe stata un orgia di denuncie per un neofascismo di ritorno.

Siccome invece l’ha citata uno dei “buoni”, per i progressisti, occorre supercazzolare per dimostrare che Hezbollah non è fascista, vuoi che a qualche fiocco di neve venga traumatizzato dalla notizia.

Sorgente: Il capo di Hezbollah “celebra” l’attacco dell’Iran a Israele omaggiando Mussolini: «Meglio un giorno da leone che cento da pecora» – Open

A volte un’immagine dice più di mille parole. Lo sanno bene gli specialisti della comunicazione digitale. Anche in Medio Oriente. Il capo di Hezbollah Hassan Nasrallah, o più probabilmente il suo social media manager, ha postato questa mattina sul suo account X internazionale un’immagine per “celebrare” l’attacco della notte precedente condotto dall’Iran contro Israele. Vi si vede un possente leone con la bandiera biancorossoverde – quella dell’Iran, s’intende – ringhiare feroce mentre s’impossessa della preda: Israele, appunto.

Visto come si è svolta la vicenda un tenero gattino puccioso sarebbe stato molto più appropriato. Imho sotto ci son accordi sottobanco con l’iran, ti facciamo fare la parata ma, a parte le solite dichiarazioni di intenti, smetti di rompere i coglioni a gaza e ci lasci mano libera. D’altronde citando un altro motto “la politica è sangue e merda”.

Ma, almeno visto dall’Italia, l’elemento più inquietante del post celebrativo è la frase con cui viene presentata l’immagine. «Meglio vivere un giorno da leone che cento da pecora | Benito Mussolini», si legge sull’account. Un surreale omaggio al leader del fascismo italiano che mal si concilia con la retorica della “resistenza” a Israele spesso utilizzate dalle milizie arabe della regione.

In realtà mal si concilia con la retorica della resistenza cui si abusa in italia secondo cui chi “resiste” è dei buoni e chi va contro i resistenti è fascista. Visto che amano alla follia israele, santificano, e non da ieri, chiunque se la sia presa contro gli ebrei, Hitler in primis. Ma questo ovviamente è da tacere altrimenti tutta la retorica antifascista, i distinguo pelosi fra antisionismo ed anti istraele finiscono a pezzi.

Chi andrà a spiegare sino al sud del Libano a Hezbollah – o al suo staff di comunicazione – che quella frase Mussolini non la inventò affatto, ma la recuperò dalla tradizione patriottica sviluppatasi nei giorni tragici delle trincee della Prima Guerra Mondiale? Meglio non svegliare can (anzi, leon) che dorme.

Come tante altre cose prese dal fascismo, cose che ora son considerate abominio in italia. Come mai stavolta si fanno questi distinguo?

prevedibili cortocircuiti

Cortocircuiti, generati dalla ley trans, prevedibilissimi quelli che presenta TIMI.

fonte: https://theindependentmanitaly.wordpress.com/2024/04/09/trans-non-normativi-subdoli-predatori-o-allegri-militari/

Il primo è il caso di persone accusate di reati sessuali che si autocertificano “donne” per allegerire la loro posizione; siccome la violenza è solo M->F, le altre lo son di meno, venire considerata F consente di evitare peggiori conseguenze legali

Spain’s ‘trans equality’ law is a predator’s charter

Il secondo caso citato è più spassoso

Eh, che brutte notizie, sono subdoli questi predatori! Ma questi, in effetti, non si identificano come “trans non normative”…

Però ci sono anche le belle notizie: gli allegri militari. Sempre in Spagna, stavolta a Ceuta, enclave spagnola in Marocco.

Che hanno cambiato legalmente sesso, E QUINDI ORA VENGONO PAGATI DI PIU’ IN QUANTO DONNE…

Molto divertente la parte in cui l’ex-uomo essendo diventato donna prende il 15% in più di stipendio “in quanto madre”: prima del cambio di sesso sul documento era padre, ma, visto che in Spagna (come in Italia o in Francia) i padri sono trattati come merde che non contano assolutamente niente (tranne quando debbono pagare), sintatonché era padre mica gli davano dei soldi in più rispetto ai suoi colleghi senza figli!

Inoltre gli allegri militari di Ceuta si sono costituiti in un’associazione che raggruppa appunto i “Trans Non Normativi” e si sono già mossi legalmente contro la TRANSFOBIA di un’associazione LGBT che aveva provato a rompergli le scatole: l’associazione LGBT criticava gli allegri militari per il fatto che non si vestono da donna!

Questo cortocircuito era prevedibile da chiunque avesse un QI maggiore di 50; se la legge mi permette di autocertificarmi nel sesso desiderato, senza dover fare alcuna indagine anzi l’indagare sulle motivazioni è transfobia allora venire ad accusarmi di aver cambiato sesso per meri vantaggi economici è transfobia.

Quindi le associazioni LGBetc etc che si lagnagno perché anche etero “usufruiscono” della legge son transofobe. Ennesimo caso in cui ci si trova impiccati con la stessa corda intessuta per impiccare “i cattivi”

La stessa cosa era capitata a suo tempo in Italia con le unioni civili e con gli amici che, per motivi fiscali, decidevano di unirsi pur essendo entrambi felicemente etero.

In quel caso si scadalizzarono le associazioni gay…

“There can be no fraud in the law, since the law is based on self-perception and contains no requirements. Those who question the gender condition I claim should be careful. We’ve already filed a complaint for transphobia against the National Federation of Gays, Lesbians and Trans, a woke association that criticizes us for not changing our appearance,” explained, with the utmost seriousness, David Peralta, a 37-year-old Madrid “policewoman,” secretary and co-founder of the Non-Normative Trans Association.

Ne parla estesamente l’articolo di Spiked che ho già linkato, ma vi aggiungo pure Le Monde:

https://www.lemonde.fr/en/international/article/2024/03/25/in-spain-non-normative-trans-suspected-of-sabotaging-gender-transition-law_6650777_4.html