non mi turba

L’omosessualità in sé non mi turba affatto. Non mi chiedo nemmeno da che cosa dipenda. Mi dà fastidio, invece, quando (come il femminismo) si trasforma in ideologia. In categoria, in partito, in lobby economico-cultural-sessuale. E grazie a ciò diventa uno strumento politico, un’arma di ricatto, un abuso Sexually Correct.

O-fai-quello-che-voglio-io-o-ti-faccio-perdere-le-elezioni.

Pensi al massiccio voto con cui in America ricattarono Clinton e con cui in Spagna hanno ricattato Zapatero. Sicché il primo provvedimento che Clinton prese appena eletto fu quello di inserire gli omosessuali nell’esercito e uno dei primi presi da Zapatero è stato quello di rovesciare il concetto biologico di famiglia nonché autorizzare il matrimonio e l’adozione gay.

Un essere umano nasce da due individui di sesso diverso. Un pesce, un uccello, un elefante, un insetto, lo stesso. Per essere concepiti, ci vuole un ovulo e uno spermatozoo. Che ci piaccia o no, su questo pianeta la vita funziona così. Bè, alcuni esperti di biogenetica sostengono che in futuro si potrà fare a meno dello spermatozoo.

Ma dell’ovulo no. Sia che si tratti di mammiferi sia che si tratti di ovipari, l’ovulo ci vorrà sempre. L’ovulo, l’uovo, che nel caso degli esseri umani sta dentro un ventre di donna e che fecondato si trasforma in una stilla di Vita poi in un germoglio di Vita, e attraverso il meraviglioso viaggio della gravidanza diventa un’altra Vita. Un altro essere umano. Infatti sono assolutamente convinta che a guidare l’innamoramento o il trasporto dei sensi sia l’istinto di sopravvivenza cioè la necessità di continuare la specie. Vivere anche quando siamo morti, continuare attraverso chi viene e verrà dopo di noi. E sono ossessionata dal concetto di maternità. Oh, non mi fraintenda: capisco anche il concetto di paternità. Lo vedrà nel mio romanzo, se farò in tempo a finirlo. Lo capisco così bene che parteggio con tutta l’anima pei padri divorziati che reclamano la custodia del figlio. Condanno i giudici che quel figlio lo affidano all’ex-moglie e basta, e ritengo che nella nostra società oggi si trovino più buoni padri che buone madri. (Segua la cronaca. Quando un padre impazzito ammazza un figlio, ammazza anche sé stesso. Quando una madre impazzita ammazza un figlio, non si ammazza affatto e va dal parrucchiere). Ma essendo donna, e in più una donna ferita dalla sfortuna di non esser riuscita ad avere figli, capisco meglio il concetto di maternità………Ma qualcun altro me lo chiederà.

Quindi ecco. Un omosessuale maschio l’ovulo non ce l’ha. Il ventre di donna, l’utero per trapiantarcelo, nemmeno. E non c’è biogenetica al mondo che possa risolvergli tale problema. Clonazione inclusa. L’omosessuale femmina, si, l’ovulo ce l’ha. Il ventre di donna necessario a fargli compiere il meraviglioso viaggio che porta una stilla di Vita a diventare un germoglio di Vita poi un’altra Vita, un altro essere umano, idem. Ma la sua partner non può fecondarla.

Sicché se non si unisce a un uomo o non chiede a un uomo per-favore-dammi-qualche-spermatozoo, si trova nelle stesse condizioni dell’omosessuale maschio. E a priori, non perché è sfortunata e i suoi bambini muoiono prima di nascere, non partecipa alla continuazione della sua specie. Al dovere di perpetuare la sua specie attraverso chi viene e verrà dopo di lei. Con quale diritto, dunque, una coppia di omosessuali (maschi o femmine) chiede d’adottare un bambino? Con quale diritto pretende d’allevare un bambino dentro una visione distorta della Vita cioè con due babbi o due mamme al posto del babbo o della mamma? E nel caso di due omosessuali maschi, con quale diritto la coppia si serve d’un ventre di donna per procurarsi un bambino e magari comprarselo come si compra un’automobile? Con quale diritto, insomma, ruba a una donna la pena e il miracolo della maternità? Il diritto che il signor Zapatero ha inventato per pagare il suo debito verso gli omosessuali che hanno votato per lui?!? Io quando parlano di adozione-gay mi sento derubata nel mio ventre di donna. Anche se non ho bambini mi sento usata, sfruttata, come una mucca che partorisce vitelli destinati al mattatoio. E nell’immagine di due uomini o di due donne che col neonato in mezzo recitano la commedia di Maria Vergine e San Giuseppe vedo qualcosa di mostruosamente sbagliato. Qualcosa che mi offende anzi mi umilia come donna, come mamma mancata, mamma sfortunata. E come cittadina. Sicché offesa e umiliata dico: mi indigna il silenzio, l’ipocrisia, la vigliaccheria, che circonda questa faccenda. Mi infuria la gente che tace, che ha paura di parlarne, di dire la verità. E la verità è che le leggi dello Stato non possono ignorare le leggi della Natura. Non possono falsare con l’ambiguità delle parole «genitori» e «coniugi» le Leggi della Vita.

Lo Stato non può consegnare un bambino, cioè una creatura indifesa e ignara, a genitori coi quali egli vivrà credendo che si nasce da due babbi o due mamme non da un babbo e una mamma. E a chi ricatta con la storia dei bambini senza cibo o senza casa (storia che oltretutto non regge in quanto la nostra società abbonda di coppie normali e pronte ad adottarli) rispondo: un bambino non è un cane o un gatto da nutrire e basta, alloggiare e basta. E’ un essere umano, un cittadino, con diritti inalienabili. Ben più inalienabili dei diritti o presunti diritti di due omosessuali con le smanie materne o paterne. E il primo di questi diritti è sapere come si nasce sul nostro pianeta, come funziona la Vita nella nostra specie. Cosa più che possibile con una madre senza marito. Del tutto impossibile con due «genitori» del medesimo sesso.

Oriana Fallaci

via: https://buseca.wordpress.com/2019/04/06/non-mi-turba

gay is cool

fonte: http://bari.repubblica.it/cronaca/2014/11/21/news/birra_idem_lgbt-101081211/

Se Barilla intende rivolgersi solo alla famiglia tradizionale, la discriminazione può valere anche al contrario. Perché in Puglia esiste un birrificio che assume solo “dipendenti omosessuali dichiarati“. Una provocazione, ma fino a un certo punto: la piccola azienda creata da Espedito Alfarano e sua moglie produce tra Leporano e Lama (a pochi chilometri da Taranto) e si schiera apertamente a sostegno della comunità Lgbtiq. Tanto da aver creato la “prima birra artigianale europea che rivendica i diritti Lgbt“: “Ho la sfortuna di conoscere tanti amici che appartengono al mondo omosessuale  –  dice l’ideatore  –  dico sfortuna perché ci sono tante ripercussioni negative. Se io posso andare al supermercato mano nella mano con mia moglie, due uomini o due donne non possono. Non possono vivere liberamente il loro amore senza essere guardati come fossero al circo”.(…)

 

Riflessioni che mi sono venute leggendo l’articolo, su segnalazione del sito di mattia ( http://www.butta.org/?p=16745):

1 – assumere dipendenti dichiaratamente omosessuali è discriminatorio tanto quanto il non voler assumere dipendenti dichiaratamente omosessuali, non è che se la discriminazione più diffusa sia discriminare B rispetto ad A, l’inverso, ovvero il discriminare A rispetto a B sia lecito e morale.  Sarebbe gradito sentire il parere, sulla vicenda, delle associazioni che ogni tre per due urlano alla discriminazione.

2 – Assumere per i gusti sessuali significa porgere il fianco, come capitato anche per le quote rosa, alla domanda: l’hanno scelto perché il più bravo o solo perché dovevano assumere per forza un gay/una donna?

3 – E come capita anche per certo femminismo, l’essere gay deve garantire ipso facto un trattamento di favore, e questo alla fine serve solo a far apparire gli omosessuali non come  vittime della discriminazione ma come frignoni privilegiati. Oltre alla demenzialità della doppia preferenza di genere anche la doppia preferenza di gusti sessuali “omo&etero”? Cioè se scelgo vendola come prima preferenza la seconda la devo obbligatoriamente dare ad una donna eterosessuale?

4 – “gay friendly” è diventato un brand alla moda usato per promuovere i propri prodotti, e questo fa correre il rischio che la “questione omosessuale” alla fine venga derubricata a moda passeggera come sta capitando per il veganesimo e come è capitato per gli yuppie, nibiru e i maya, l’età dell’acquario etc. etc. Passata la moda viene dimenticato (e i problemi irrisolti restano ma non interessano più a nessuno).

5 – Altra conseguenza della moda del “gay friendly” è che ciò verrà usato come contentino, alla prossima protesta, fondata, per discriminazione qualche decelebrato risponderà con “ma se c’è anche la birra gay friendly, che vorresti di più?”

Teorie gender, controesempio

Stavo leggiucchiando qualcosa riguardo alle teorie gender quando mi son imbattuto nella recensione di questo libro che parla della storia di David Reimer la cui biografia, tratta da wiki, è riportata sotto.
Brevemente David, nato maschio perse, a 7 mesi, il pene a causa di un incidente operatorio e, seguendo le teorie di genere del dott. Money, venne cresciuto come una bambina. Però l’esperimento è fallito, nonostante operazioni, ormoni etc. etc. non si è riusciti a trasformare Bruce in una bambina.
E il fiasco prova che non è possibile influenzare con l’educazione quello che uno sente dentro, anzi un educazione discordante fra i sentimenti di una persona e il ruolo che essa deve svolgere può essere causa di nevrosi.
In parole povere non è possibile trasformare un etero in un omosessuale con l’educazione e viceversa, non è possibile trasformare un uomo in una donna. Cosa che disturba alquanto tutta la comunità che si è raccolta dietro tali teorie fuffa e che, le difende a spada tratta, usando tonnellate di retorica politically correct.

David Reimer

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

David Reimer, nato Bruce Peter Reimer (Winnipeg, 22 agosto 1965 – Ottawa, 5 maggio 2004), è stato un cittadino canadese che, nato maschio, dopo la nascita fu sessualmente riassegnato al sesso femminile a causa della perdita del pene durante una maldestra operazione di circoncisione. Lo psicologo John Money (1921-2006) seguì clinicamente il suo caso, guidando Reimer verso l’accettazione della condizione sessuale femminile. Money dichiarò che la terapia ebbe esito positivo: Reimer apprese la nuova identità di genere. Tuttavia il sessuologo Milton Diamond scoprì[1] che Reimer non si identificò mai con una donna e che dall’età di 15 prese a vivere come un uomo. Reimer stesso volle che la sua storia fosse resa pubblica affinché a nessun altro capitasse quello che era capitato a lui. Morì suicida nel 2004[2].Biografia

Bruce Reimer nacque, insieme al fratello gemello Brian, a Winnipeg (Canada). All’età di sei mesi, stante la difficoltà di entrambi di urinare, fu loro diagnosticata la fimosi, una condizione medica per la quale il glande è completamente coperto dal prepuzio. Fu deciso di circonciderli. L’operazione, eseguita il 27 aprile 1966, fu eseguita attraverso la bruciatura (cauterizzazione) dello strato di pelle che causava la fimosi. I due medici che non avevano mai adottato tale tecnica sul pene, sottoposero per primo all’operazione Bruce. Il risultato fu che il suo organo sessuale fu irrimediabilmente danneggiato. I medici decisero di non eseguire la pratica sul fratello Brian, che fu curato in altro modo.

I genitori di Bruce, preoccupati per la futura vita sessuale del figlio, decisero di portarlo in cura negli Stati Uniti. Avevano visto, alla televisione canadese, un’intervista allo psicologo John Money (dell’Ospedale Johns Hopkins diBaltimora), nella quale egli aveva illustrato la sua teoria sul genere maschile e femminile[3]. Money era uno dei principali sostenitori della Teoria della neutralità di genere, secondo la quale l’identità sessuale si sviluppa in base al contesto sociale (quindi è appresa) nell’infanzia e può essere modificata attraverso opportuni interventi.

John Money aveva una vasta esperienza nel trattamento dei pazienti intersessuati. Egli riteneva che i bambini nati con organi sessuali non chiaramente maschili potessero essere indirizzati verso l’altro sesso. Secondo Money tale trattamento poteva essere applicato anche a Bruce Reimer. Indicandolo come il modo migliore per garantire la felicità del bambino, consigliò ai genitori di modificare chirurgicamente i suoi organi genitali, trasformandoli da maschili in femminili, e di crescerlo come una femmina.[4]

All’età di 22 mesi Bruce fu operato da un’équipe di chirurghi del Johns Hopkins: gli furono amputati i testicoli, poi furono suturati “il funicolo e i vasi che nell’età adulta avrebbero avuto la funzione di portare lo sperma all’uretrarecisa. Nel rinchiudere lo scroto”, i chirurghi, agli ordini di Money, modellarono “una rudimentale vagina esterna”.[3]

Successivamente Bruce fu seguito nel suo sviluppo evolutivo secondo un programma di “riassegnazione”: egli doveva imparare a convivere con il suo nuovo genere sessuale. Fu rinominato Brenda ed educato come una bambina. Money lo visitò una volta all’anno per circa dieci anni. Il caso di Brenda era particolarmente interessante dal punto di vista scientifico per due motivi: innanzitutto aveva un fratello gemello, Brian. Si poteva così parametrare il suo sviluppo con quello di Brenda, i quali condividevano lo stesso patrimonio genetico e lo stesso ambiente familiare; in secondo luogo, era il primo caso di un riassegnamento condotto non su un soggetto che portava malformazioni congenite o prenatali, ma che era nato con organi sessuali normali.

John Money, sicuro che il trattamento avesse avuto successo, lo riportò nei suoi scritti come “il caso di John/Joan”. Il caso dimostrava che la Teoria della neutralità di genere era corretta. Brenda aveva sviluppato un’identità femminile. Lo psicologo si era basato anche sulle dichiarazioni dei genitori, che riferivano di comportamenti diversi dei due gemelli. Purtroppo i genitori di Brenda avevano mentito.

Reimer non era mai riuscito a vivere come una bambina, come testimonia la sua autobiografia.[5] Egli non pensò mai di essere una femmina. Visse invece tutte le angherie ed i soprusi che subiscono i bambini che non sono accettati dal gruppo: fu vittima di bullismo. Neanche gli estrogeni, che gli furono somministrati per fargli crescere il seno, indirizzarono il suo sviluppo. All’età di 13 anni Reimer iniziò a pensare di togliersi la vita ed espresse il desiderio di non vedere più il dottor Money. Il cambiamento di genere si era rivelato un fallimento, sia sul piano teorico sia su quello pratico.

Finalmente, nel 1980 i suoi genitori gli dissero la verità: seguendo il consiglio dello psichiatra di Brenda, gli parlarono del riassegnamento di genere[4]. A 14 anni Reimer decise di assumere un’identità maschile, cambiando il suo nome in David. Nel 1997 completò il ciclo di operazioni, che compresero: iniezioni di testosterone, doppia mastectomia e due interventi di falloplastica. Il 22 settembre 1990 David si sposò con Jane Fontaine.

La sua storia salì all’attenzione internazionale nel 1997, quando una ricostruzione del suo caso fu pubblicata dal sessuologo Milton Diamond[1]. Successivamente Reimer decise di rendere pubblico il suo vissuto raccontandosi allo scrittore John Colapinto. Ne uscì un vivido ritratto, pubblicato nel dicembre dello stesso anno sulla rivista a larga diffusione «Rolling Stone». Colapinto scrisse anche un libro, As Nature Made Him: The Boy Who Was Raised as a Girl [6]. Il libro, uscito nel 2000, smascherò Money e rivelò al mondo il fallimento del suo metodo[4].

Nel 2002 David perse il fratello gemello, morto suicida con un’overdose di antidepressivi. Il 2 maggio 2004 la moglie gli annunciò l’intenzione di separarsi. Due giorni dopo David si suicidò con un colpo di fucile. Aveva 38 anni.

Il nemicissimo

Chi è il nemicissimo? Il nemicissimo è un nemico potentissimo e molto, molto cattivo contro cui il buono si trova a dover lottare e che verrà sconfitto solo alla fine della storia(1) quando arriverà il lieto fine e il bene trionferà come da copione. Il nemicissimo giustifica anche le apparenti temporanee sconfitte del buono, sconfitte causate non da errori o manchevolezze del buono ma dai poteri quasi divini del cattivo. E’ un topos letterario facilmente riconoscibile nelle storie di avventura.

L’assurdo sorge quando questo topos si cerca di applicarlo alla realtà inventandosi un nemicissimo reale dai poteri quasi divini contro il quale il buono (e le sue truppe di supporto) lottano disperatamente e strenuamente e nel caso vengano sconfitti possano dare la colpa ai poteri semidivini del nemicissimo e quindi non ammettere i propri errori. Peccato che appena si invochi il teorema del nemicissimo saltino fuori tante contraddizioni e assurdità da far respingere come farlocca la teoria.

Prendiamo ad esempio i complottisti: lottano per la verità contro una organizzazione cui al confronto la spectre di james bond è la bocciofila di roccacannuccia, una organizzazione che controlla eserciti, governi, avvelena con le scie chimiche, inietta il cancro con i vaccini, organizza autoattentati per giustificare guerre… eppure l’eroico “ricercatore della verità” è ancora vivo e impesta il web con le sue mirabolanti rivelazioni.  Cioè abbiamo gente cui la camorra o la mafia, come spietatezza, fanno un baffo e che si fa scrupoli di far sparire il complottaro?  Saviano per gli sgarbi alla camorra è sotto scorta mentre il complottaro gira tranquillamente… mah…

Oppure la politica. Il nemicissimo è stato usato per vent’anni per non ammettere di aver compiuto errori ma piangere che la vittoria dei “migliori d’italia” non c’è stata a causa di emilio fido.  Il cavaliere nero infatti aveva il potere del controllo mentale delle masse grazie ad emilio fido e al TG4, come anche aveva disegnato da umberto eco nel suo accorato appello del 2001. Aveva un controllo mentale talmente potente da fargli perdere tutte le elezioni: europee, politiche e amministrative che si son svolte dopo la vittoria del 2001.Oppure possiamo raccontare la storiella di Soru che aveva perso le regionali in sardegna perché cappellacci aveva raccontato due barzellette (con la ovvia domanda: e lui, sua sardità  renato primo, non ne poteva raccontare tre?).

Scuse per mascherare errori anche gravi, in realtà nel 2001 dopo un quinquennio di governo di centrosinistra che aveva partorito quattro governi e ucciso, per faide interne, tre (prodi, dalema 1 e 2, amato) il volto dell’opposizione a berlusconi era quello di cicciobello rutelli(2) e la campagna elettorale non faceva altro che soffiare sulla paura del fascismo 2.0 da arcore. Idem per Soru, andò alle elezioni con il PD balcanizzato: una lotta di correnti ed un tutti contro tutti; sbagliò alla grande la campagna elettorale; puoi presentarti come il nuovo e il paladino della sardità se non hai mai governato non dopo cinque anni di promesse non mantenute appieno e dopo esserti prostituito ai baroni di partito come riconoscenza per aver avuto la poltrona. In quelle condizioni anche Dudù, a patto che riuscisse a star zitto e seduto, avrebbe vinto le elezioni, bastava non intromettersi nei tentativi di suicidio politico del PD e lasciar fare tutto a loro(3).

Stesso errore che sta commettendo il movimento omosessuale; invece di fare un poco di autocritica su quanto siano stati pasticcioni i loro riferimenti politici, ci vuole molto a scrivere una legge che permette agli omosessuali di stipulare un contratto con gli stessi effetti reciproci e verso terzi del contratto matrimoniale e portarla in parlamento? Invece è tutto uno strapparlare di omofobia, diritto all’adozione (che diritto non è, neppure per le coppie etero) di un matrimonio 2.0 per coppie di fatto, coppie interspecie, matrimoni di gruppo un guazzabuglio cui nessuno capisce niente.

Invece di fare ciò si parla dei poteri taumaturgici di giovanardi e di come la cei (comunità episcopale italiana) sposti un casino di voti. Mi verrebbe da chiedere come mai in italia abbiamo leggi(4) che permettono aborto e divorzio, come mai? Quale paladino lottò contro il morgoth di san pietro e vinse? Perché cappero non reclutarlo? il buon marco pannella(5)?  è ancora vivo e lucido, almeno gli si chieda qualche ripetizione.

Il referendum sulla procreazione assistita non ha insegnato nulla. Se il referendum è fallito non è stato solo merito della chiesa cattolica ma anche colpa del comitato promotore e dei suoi gravi errori di comunicazione, un antinori che annuncia di voler far partorire donne di 60 anni quanti voti ha levato? Quanti ne ha levato il rispondere “fascista bigotto reazionario”, a chiunque sollevasse problemi, tutto sommato giusti, come il diritto a conoscere i genitori biologici o l’evitare che venissero prese troppe libertà come i bambini su ordinazione invece di spiegare perché quelle azioni sarebbero state un bene?

E un ultima cosa: se esalti il potere di Sauron, dici che diventerà il padrone del mondo, dici che è difficilissimo da vincere e che se non si lotta in maniera disperata ed estrema si soccomberà certamente poi non stupirti se qualcuno pensi che sia meglio stare dalla parte di sauron. Se racconti che la chiesa muove un casino di voti invogli chiunque voglia prendere quei voti a diventare più papista del papa. Pura campagna elettorale per Giovanardi e la Binetti.

Conclusione: se crei, o gonfi qualcuno fino a renderlo simile a satana, poi non stupirti se il satana che ti sei creato avrà tutti i poteri che tu gli hai attribuito.

(1)E nel caso serva continuare la storia verrà creato un nemicissimo 2.0 ancora più potente e ancora più cattivo. Vedi ad esempio Kaio al posto di Raoul in Ken il Guerriero o i vari superguerrieri, prima freeezer, poi cell, poi majinbu in dragon ball Z. Per non parlare delle “innovative” trame dei cavalieri dello zodiaco…

(2) Cioè contro Sauron non mandi Aragorn, Gandalf o qualche eroe ma Rat Man? e poi ti chiedi come mai prendano la storia per una parodia?

(3) Cappellacci prese un 5% di voti in meno rispetto alla sua coalizione e a quelle elezioni fu la vittoria del voto disgiunto.

(4) L’aggiramento delle leggi è un altro sport per il quale gli italiani sono celebri nel mondo, ma riguarda tutte le leggi non solo quelle due.

(5) Avrà un sacco di difetti ma conosce la politica ed è capace di condurre lotte politiche; divorzio e aborto furono vittorie principalmente socialiste e radicali, i comunisti si accodarono poi.

Arte, provocazione, idiozia

Stavo leggendo le polemiche riguardo al manifesto della mostra organizzata dal movimento per la libertà omosessuale Lgbt e patrocinata dal Comune. Nella locandina della Mostra Internazionale d’Arte Lgbte “La Grande Battaglia Trova Esito“, compare l’immagine di una donna grassa e nuda che calpesta un’immagine religiosa.

Ho visto l’immagine e sinceramente la trovo semplicemente brutta, non capisco cosa significhi e quale sia il suo senso oltre la mera provocazione. Ovviamente c’è stato il solito codazzo di polemiche, utili ad attrarre i riflettori, fra chi vuole un arte “irresponsabile” e provocatoria e chi invece vede nell’immagine solo una provocazione gratuita e senza nulla di artistico.  Propendo per la seconda ipotesi, mi sa che in questo caso son caduti nella fallacia del: siccome l’arte è provocatoria se qualcosa è provocatorio allora è arte. Fallacia che si smonta in 5”; “Froci di merda al rogo” scritto con la bomboletta sul muro davanti all’arcigay è provocatorio? direi di sì, soprattutto per la comunità LGBT, quindi secondo il ragionamento fallato di prima sarebbe arte e come tale dovrebbe essere tutelata e apprezzata.

Vedendo l’immagine ho pensato che la comunità LGBT in realtà viene usata come carne da cannone per scontri politici con la chiesa cattolica e come la carne da cannone, una volta che ha svolto il suo ruolo, viene accantonata con due medagliette del cavolo pronta per andare a farsi macellare alla prossima battaglia. Molte delle manifestazioni della comunità LGBT ironizzano pesantemente le cerimonie religiose cattoliche (la frocessione, la queeresima), manifestazioni che possono apparire anche mere provocazioni gratuite, come quelle che compie il ragazzino che scrive una bestemmia sui muri con una bomboletta. Perché cercare uno scontro a tutti i costi? perché disegnare la chiesa cattolica come una emanazione diretta di Sauron? perché riconoscere tutto questo potere politico alla chiesa (vista come istituzione) invece di ignorarla(1)?

La risposta potrebbe essere che la chiesa discrimina gli omosessuali e si oppone al matrimonio omosessuale, alle adozioni omosessuali etc. etc. ma mi sembra una difesa molto labile. La chiesa si oppone anche al sesso prematrimoniale, alle orge ed alla pornografia eppure pornopride non ne ho visto. E non è solo la chiesa l’unico oppositore, e quindi la questione è: “si lotta per l’idea o contro qualcuno che ha un idea opposta”?

La questione non è oziosa e spiega, ad esempio, come mai a tutt’oggi non c’è il matrimonio omosessuale, si poteva lottare per l’idea e quindi seguire la via Zapatero: leggina, magari presentata da un politico di riferimento della comunità LGBT, che stabilisce che l’essere dello stesso sesso non è causa ostativa alla celebrazione di un contratto di cui agli articoli XXX e seguenti del codice civile. Oppure si lotta contro un altra idea, la famiglia tradizionale, ma, in tal caso, il problema è cosa metterci al suo posto. Il casino matrimonio omosessuale è emblematico, se si chiede a tre sostenitori del matrimonio omosessuale cosa desiderano e cosa intendono si ottengono quattro risposte diverse. In quelle condizioni l’insabbiare tutto è facilissimo.

Un ultima nota: ci son state polemiche ma non c’è stato alcuna violenza a seguito di tale provocazione, a differenza di altri casi con altre religioni, vedi le vignette sataniche danesi. Volevano apparire martiri e invece appaiono solo cafoni; una bella zappa sui piedi per il movimento. Dovrebbero iniziare a lottare per e non fare le pedine usate da altri per andare contro.

(1) Paradossalmente il fatto che urlino che la chiesa ha tantissimo potere e muove tanti voti significa urlare che per guadagnare quei voti bisogna appiattirsi sulla chiesa. Uno spot niente male per la chiesa.

discriminazioni e coglionaggine…

Stavo leggendo un articolo segnalatomi:

http://www.ilquotidianodellapa.it/_contents/news/2014/luglio/1404813902283.html

(…)

Che la Puglia fosse una regione gay friendly era noto. Oggi però parte una nuova operazione finanziata con i fondi europei per 1.096.300 euro. Si tratta dei percorsi di tirocinio e coaching dell’Avviso del progetto DJ – Diversity on the job”, rivolti a soggetti svantaggiati e/o discriminati appartenenti alla comunità LGBT o alla comunità Rom, Sinti e Caminanti (RSC).

Il progetto “vuole favorire l’inclusione socio lavorativa, nelle regioni dell’Obiettivo Convergenza (Puglia, Campania, Calabria e Sicilia), di quelle persone a forte rischio di discriminazione e marginalizzazione a causa del proprio orientamento sessuale o della propria comunità di appartenenza.”

Difficile comprendere come si dovrà certificare il proprio orientamento sessuale per poter accedere ai corsi. Come è altrettanto difficile comprendere perché in un periodo di forte disoccupazione generalizzata, vi debbano essere delle fasce sociali identificate in base all’orientamento sessuale o all’etnia o comunità di appartenenza, privilegiate rispetto alle altre. (…)

Francesco Colafemmina

Che dire: le positive discriminazioni non mi son mai piaciute proprio perché discriminazioni e tendono a far pensare alle categorie discriminate come categorie che abbisognano di sostegno speciale visto che sono incapaci di competere ad armi pari con le altre. Paradossalmente benzina per chi li accusa di essere inferiori.

Concordo con l’autore anche riguardo al problema di certificazione del proprio orientamento sessuale per l’accesso ai corsi; io teoricamente come posso certificare che preferisco il pisello alla patatina? e se apprezzo entrambi allo stesso modo? L’unico discriminante è la tessera dell’arcigay?

Come spesso capita ottime intenzioni teoriche si son tradotte in pessime azioni.

femmiuominicidio ?

da: http://www.unionesarda.it/articolo/notizie_mondo/2013/09/18/francia_rissa_dopo_le_nozze_e_gay_marito_picchia_il_marito_arrestato-3-330134.html

Francia, rissa dopo le nozze gay
Marito picchia il marito: arrestato

Dopo essersi detti sì, due novelli sposi sono venuti alle mani al culmine di una discussione sulle rispettive madri. Il più violento dei due è finito in cella.

Finisce nel peggiore dei modi la festa di nozze di una coppia gay francese. Uno dei due sposi, infatti, un giovane di 22 anni, è stato condannato a 18 mesi di prigione per violenze coniugali dopo aver picchiato il marito la sera stessa del matrimonio, celebrato al comune di Alencon sabato scorso. Lo ha deciso oggi il tribunale della città nel nord-ovest della Francia, dove dallo scorso aprile è stato legalizzato il “mariage pour tous”.
I due sposi avevano bevuto molto dopo le nozze e si sono messi a discutere sulle rispettive madri. La lite è però degenerata. Il marito violento, già noto ai servizi di polizia, ha dunque colpito il compagno, prima lo ha fatto cadere a terra con una testata, poi ha continuato a picchiarlo. Dovrà scontare un anno e mezzo dietro le sbarre più sei mesi con la condizionale.
A nulla sono valse le suppliche del marito-vittima che chiedeva al tribunale di essere clemente e lasciare allo sposo per quanto violento “un’altra chance”.

Corsivi miei.

Che dire? fosse successo fra un lui e una lei sarebbero partiti gli articoli di fuoco contro gli uomini maneschi e violenti e le donne che, poverine, rimangono con loro per pressione sociale e tutto il resto della solfa sul femminicidio…

Quella di sopra è l’ennesima prova che l’idiozia è una delle cose più equamente suddivise nel mondo.

 

l’omofobia, le leggi, gli utili idioti e la nuova chiesa…

Stavo seguendo su FB il dibattito che si è generato, dopo la morte del ragazzo di 14 anni di Roma, riguardo alla richiesta di una legge contro l’omofobia.
E l’impressione che ho avuto è che gli omosessuali vengono, di nuovo, cinicamente usati come carne da cannone nello scontro fra due “chiese”. Da una parte la chiesa cattolica e dall’altra la santa chiesa del politically correct, con quest’ultima che specula su notizie simili per chiedere interventi legislativi a supporto della sua santa dottrina, come già capitato con la pessima legge sul femminicidio.

Secondo la santa chiesa del politically correct l’omofobia è causata anche dall’insegnamento della dottrina cattolica. È vero che la chiesa considera peccato qualsiasi forma di sesso al di fuori del matrimonio, ma se fosse vero che l’omofobia è colpa degli insegnamenti riguardo al sesso della chiesa cattolica mi chiedo come mai non abbiamo anche la scambistofobia, l’orgiofobia, la meretriciofobia(1) la conviventofobia.  Lo scambio di coppia, il sesso se non si è sposati, le orge, l’andare a prostitute son tutte azioni considerate, dalla chiesa peccati gravi allo stesso modo di avere rapporti omosessuali; perché i rapporti omosessuali generano l’omofobia e i rapporti fuori dal matrimonio non generano la concubinofobia?

Quindi perché usare gli omosessuali come terreno di scontro con la chiesa cattolica? Perché la nuova chiesa del politically correct vuole compiere la classica azione di tutte le chiese: diffondersi imponendo la sua visione del mondo e la sua morale, e per far questo ha bisogno di sostituirsi alla vecchia chiesa ed alla vecchia morale, ecco perché ogni pretesto è buono per polemizzare con la vecchia chiesa, per accusarla di essere retrograda e voler discriminare e contemporaneamente mostrarsi come una nuova chiesa più ecumenica e, apparentemente, più tollerante(2), e gli omosessuali sono una categoria apparentemente discriminata(3) che si presta tanto a fare da testimonial per la nuova chiesa. Cinicamente vengono usati e poi, come capita con la carne da cannone, abbandonati quando non sono più funzionali alla causa.

E la causa reale è avere una legge, sulla falsariga delle leggi Mancino e Scelba, da usare per chiudere la bocca a tutte le voci scomode(4) fuori dal coro, nel caso capitato a roma una legge sull’omofobia è inutile, una volta ottenuto l’obiettivo desiderato delle esigenze della carne da cannone non se ne terrà più conto.

Roba già vista con il matrimonio omosessuale, alla richiesta iniziale si son accodate tante e tali richieste: e i diritti delle coppie di fatto? e i diritti degli animali? e i diritti dei migranti, e i bambini di gaza etc. etc. che non s’è più capito cosa si stesse chiedendo di attuare. E infatti non s’è fatto niente.(5)

(1) Anzi quando un noto politico italiano è stato bacchettato per essersi intrattenuto, a pagamento. con signorine ricordo che si son alzate poche voci a ricordare, ai prelati che bacchettavano, che, a meno che non ci siano violenze in camera da letto due (o più) persone adulte e vaccinate possono fare quello che vogliono.

(2) Potere dare del maiale a Tizio e del verme a Caio, soprattutto se di qualche specifica parte politica, ma non azzardatevi a dare dell’orango ad qualcheduno/a diversamente pigmentato/a.

(3)A parte il poter stipulare un contratto matrimoniale c’è qualcosa che è vietato, dalla legge, a due persone dello stesso sesso e permessa a due persone di sesso opposto?

(4)In un forum che frequento i commenti che puntualmente vengono cassati sono quelli, corretti, in tema e ben argomentati ma che contrastano con le idee dell’autore del blog. I post di sostegno e i post contro che contengono solo insulti o sembrano scritti da trogloditi sgrammaticati restano. Un gioco manipolativo per far vedere che chi è contro è capace solo di scrivere insulti sgrammaticati.

(5) Un caso da manuale dell’applicazione della tecnica “Abbraccia Estendi Estingui”.

la tragedia di roma e la legge sull’omofobia

Un ragazzo decide di suicidarsi a Roma, con la motivazione che veniva emarginato dagli “amici” perché gay, come conseguenza parte il circo mediatico a favore della legge sull’omofobia, magari galvanizzato dall’essere riuscito a far approvare un altra legge porcata come quella contro il femminicidio.

Ferma restando la pietà per il ragazzo, trovo abbastanza cinico e scorretto l’usare questa tragedia per speculare e portare avanti una legge all’atto pratico inutile e anzi con forti dubbi di costituzionalità. Inutile perché in italia esistono già le leggi che puniscono le discriminazione e le vessazioni; più che chiedere una legge contro l’omofobia sarebbe stato più onesto chiedere come mai le leggi esistenti non siano state applicate, come mai genitori, educatori etc. etc. non siano intervenuti prima, al rivelarsi della situazione di disagio. Secondariamente è inutile tentare di cambiare la mentalità della gente a furia di leggi, se gli “amici” non ti invitano ad uscire con loro, non vogliono che giochi a calcetto con loro, non vogliono frequentarti, non sarà di certo una legge contro l’omofobia a far cambiare loro il comportamento, cosa fai gli denunci perché non vogliono frequentarti?

Secondariamente perché se il bullo Tizio vessa Caio perché gay deve essere punito in maniera più severa rispetto, ad esempio, alla punizione per aver vessato Mevio perché grassone oppure Sempronio perché balbuziente? Ci rendiamo conto del messaggio che stiamo dando, cioè che gli omosessuali non sono persone come noi, come Mevio il ciccione o Sempronio il balbuziente ma sono dei teneri panda che necessitano di una protezione ad hoc?

il problema è convincere Tizio, con le buone o con le cattive, a smettere di fare il bullo indipendentemente dal bersaglio scelto e chiedersi come mai la legge non ha funzionato invece di incasinare di più il codice penale.