Alla fine la sea watch 3 ha forzato la mano ed è andata a lampedusa; ovviamente sui social molti hanno esaltato la “capitana” e qualcuno ha anche tirato fuori la storia di antigone e del dovere di ribellarsi a leggi ingiuste. Cosa apparentemente giusta ma che nasconde un sacco di insidie; la prima: cos’è una legge giusta e come distinguerla da una legge ingiusta; in secondo luogo chi dovrebbe decidere se e quando una legge è “ingiusta”.
La questione è tutta lì; un moderno stato democratico dovrebbe avere, all’interno delle sue stesse leggi, sistemi di garanzia per evitare le leggi “ingiuste”, ad esempio la possibilità di ricorrere alla magistratura contro una legge “ingiusta” o una corte che giudichi se una legge è in accordo o meno con la costituzione. Ammettere che possano esistere leggi ingiuste significa dire che tali sistemi di “garanzia” non funzionano affatto; ma se non funzionano allora cosa ci stanno a fare?
Anche la seconda domanda nasconde un bel po’ di insidie: sul decreto sicurezza sia il TAR che la CEDU hanno deciso che non c’erano gli estremi per una sospensiva di emergenza respingendo la richiesta del ricorrente, eppure il ricorrente ha ignorato tale decisione continuando a sostenere l’urgenza del dover sbarcare le persone; la domanda sorge spontanea: chi ha ragione e perché?
Uno stato moderno è un sistema delicato fatto di pesi e contrappesi, se in nome di non meglio precisati motivi morali si fanno saltare, domani saltano per tutti, anche per l’imprenditore che evade le tasse per il motivo morale di continuare a pagare buste paga ai suoi dipendenti, vogliamo rendere disoccupati padri di famiglia? Un sindaco che considera immorale la legge sul matrimonio gay ha il diritto di non rispettarla, e di non essere perseguito per tale violazione visto che l’ha fatto per alti motivi morali?
La vicenda è simile a quella capitata per le intercettazioni; se convinci che il bobolo ha diritto a sapere, se il motivo morale di informare il bobolo giustifica la violazione della riservatezza della corrispondenza, diritto costituzionale, se si esaltano gli sputtanatori di intercettazioni che non c’entrano niente come ad esempio gli SMS della falchi a ricucci, poi hai voglia di spiegare perché il bobolo invece non deve sapere cosa dice Lotti o Tiziano Renzi? Se il bobolo ha diritto di sapere tutto ha diritto di sapere tutto, se l’articolo sulla riservatezza della corrispondenza nella costituzione è spazzatura è spazzatura per tutti, Ricucci e babbo Renzi, Mario Rossi e Giuseppe Verdi.
Faccio umilmente notare anche che gli alti motivi umanitari sono stati invocati anche tutte le volte che si è deciso di inviare l’esercito; non si faceva la guerra per il petrolio ma per liberare il popolo dalla schiavitù del tiranno del momento, Gheddafi ad esempio. Sì l’articolo 11 ma abbiamo il dovere morale di impedire che il popolo mbingo massacri il popolo mbongo (e che non rompa le palle con il “nostro” petrolio).
Ecco perché le wannabe antigone non mi convincono molto, alla lunga fanno solo danni.