Chiariamo il matrimonio civile, dal punto di vista del codice civile, altro non è che un contratto fra due persone. Non vedo nulla di sbagliato nel fatto che due persone dello stesso sesso possano stipulare tale contratto, fermi restando gli altri vincoli di impedimento alla stipula del matrimonio.
A mio avviso sarebbe la soluzione più lineare e più pulita; temo però che la questione, in italia, si risolverà in un nulla di fatto a causa di alcuni fattori; il primo è la chiesa che, comprensibilmente, desidererebbe un codice civile che riflette il codice di diritto canonico, ma quello è l’ultimo dei problemi. Si è riusciti ad introdurre aborto e divorzio nell’ordinamento italiano, quindi il problema non è insormontabile.
Il secondo invece è più pericoloso: il fatto che la questione del matrimonio omosessuale venga presa come pretesto per chiedere da una parte l’istituzione di pseudomatrimoni per le coppie di fatto e dall’altra per fare inutile anticlericalismo e lanciarsi in sterili polemiche contro la chiesa.
Purtroppo in Italia si è allergici all’affrontare direttamente il problema per risolverlo, generalmente si preferisce aggirarlo; la legge sul divorzio è oramai anacronistica visto che la società è cambiata dagli anni ’70 ? Invece di aggiornarla tenendo conto delle modifiche della società si cerca di aggirarla creando un “matrimonio B” con conseguente “divorzio B” che inizialmente si affianchi e poi, si spera, sostituisca il matrimonio A. E’ stato questo ciò che ha portato al fallimento dei PACS più che le starnazzate di qualche porporato. Il fatto che non c’era chiarezza sugli obiettivi da perseguire. Si blaterava di PACS ma non c’era chiarezza su quali diritti reciproci e verso terzi dovevano garantire e a quali doveri reciproci e verso terzi dovevano imporre. Vediamo se stavolta si riuscirà a tirar fuori qualcosa o se come al solito le proposte finiranno affogate nel marasma.