Nel paese che odia la scienza Vandana Shiva diventa consulente del Miur

Devo dire che chi diceva che Mary Star “tunnel neutrinico” Gelmini fosse il peggior ministro della pubblica istruzione è stato decisamente smentito, che il ministero avalli la peggior pseudoscienza fuffologica significa scavare così in basso a finire a solcare i cieli della nuova zelanda…

riporto un articolo di Next che condivido pienamente

Sorgente: Nel paese che odia la scienza Vandana Shiva diventa consulente del Miur

Nel paese che odia la scienza Vandana Shiva diventa consulente del Miur

Siamo stati facili profeti quando avevamo previsto che il ministro Fioramonti non ci avrebbe fatto rimpiangere Toninelli ma, battute a parte, il tema è serissimo. La colpevole superficialità e l’insipienza (oserei dire il menefreghismo) con cui le forze politiche continuano a distribuire dicasteri e alti incarichi a personaggi palesemente inadeguati è forse uno dei principali segni del declino economico-culturale del nostro paese. Il neo ministro dell’istruzione si è già fatto notare per avere affermato che i divorzi aumentano il PIL (trovavo più convincente la Lezzi e i suoi condizionatori), per avere considerato la nostra scuola troppo competitiva e per avere giudicato disincentivante legare al merito almeno una parte degli aumenti di stipendio per gli insegnati. A proposito di PIL, per Fioramonti in passato in Italia si sono messe in atto troppe politiche finalizzate a farlo crescere (effettivamente il PIL c’è sfuggito di mano e ora cresce troppo velocemente). Stendiamo poi un velo pietoso sulla tassa sui voli aerei studiata appositamente per fare cassa e non disincentivare i voli aerei (ammesso e non concesso che sia una soluzione saggia disincentivare i voli aerei). Stendiamo un altro velo pietoso sull’idea di tassare bibite gassate e merendine per promuovere l’italico panino al prosciutto e le spremute di frutta (le carni processate sono considerate cancerogeni certe per l’uomo e andrebbero limitate al massimo, un panino al prosciutto ha più calorie di una merendina e le spremute di frutta contengono più o meno gli stessi zuccheri semplici e calorie della Coca Cola). Non esiste, tuttavia, un velo pietoso abbastanza grande che possa giustificare l’ultima ideona di Fioramonti.

Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica e da altre testate, il ministro si è dotato di un consiglio scientifico per lo sviluppo sostenibile per “accompagnare il potenziamento di una didattica scolastica con un’impronta ecologista” (non trovate quest’ultimo virgolettato una supercazzola sublime?). In questo consiglio ci sarebbero personalità di spicco come l’attivista ambientale Vandana Shiva. Bisogna conoscere il personaggio per capire l’enormità di questa decisione (almeno a livello simbolico poi mi auguro che l’operazione sia pura propaganda). Sarebbe come se Wakefield fosse diventato consulente del ministero della salute. Vandana Shiva, non a caso ribattezzata malignamente Panzana Shiva, è una delle più prolifiche produttrici di bufale a livello mondiale sui temi ambientali. L’irriducibile nemica degli OGM ha diffuso (ed è stata ovviamente creduta da mezzo mondo) la balla spaziale dei 250.000 suicidi di agricoltori indiani a causa degli organismi geneticamente modificati (per chi volesse saperne di più la vicenda è stata ben analizzata dal divulgatore Dario Bressanini). Ha inoltre diffuso la falsità dei semi OGM sterili poi ripresa dallo scrittore Erri De Luca e da giornalisti e politici vari. Il suo ideale di società è la società pre industriale, quando tutti stavamo benissimo e ognuno coltivava il suo orticello biologico per sfamarsi da sé. Infatti, a suo parere, prima dell’arrivo degli OGM in India nessuno soffriva la fame e ancor meno questo accadeva prima della rivoluzione verde degli anni ’60, non fa nulla che sia una palese menzogna, Vandana ama le narrazioni romantiche.

Sarei curioso se chi la mena tanto con l’amore verso “panzana shiva” e la cultura se conosce la storia della Sardegna o dell’europa e delle tremende carestie. Parlo della Sardegna perché la situazione dell’agricoltura sarda ai primi del 1800 era identica a quella che oggi molti paventano, coltivazioni estensive gestite in maniera bio ultraspinta. E il risultato quale era, un isola felice villaggio dei puffi? Col ***. Fame, fame nera, la fame che spingeva molti ad andare a lavorare in miniera in condizioni tali da far sembrare i “campi di lavoro” libici resort a 5 stelle.

La produttività dell’agricoltura biologica è minore rispetto a quella dell’agricoltura “non bio”, cosa vuol dire una scarsità indotta di generi alimentari? prezzi più alti per il cibo ed il costo del “bio” si scarica sulla fascia bassa della popolazione, non di certo sui soci del cineforum Guidobaldo Maria Riccardelli.

Quella di Panzana è una ennesima prova di come azioni di destra “affamiamo la plebe per soggiogarla”, quando hai fame la priorità è avere la pancia piena, priorità che ti costringe a procrastinare il dover dirimere l’importantissima questione se valga la teoria della consustanziazione o quella della transustanziazione, possano essere presentate come meritorie azioni di sinistra purché si scelgano le parole giuste per presentarle “incentiviamo l’agricoltura bio, penalizziamo quella industriale, per l’ambiente, per la natura e per greta”.

Ha suggerito di combattere l’epidemia di Xylella abbracciando amorevolmente i nostri ulivi (ma dobbiamo farlo tutti perché se li abbraccia solo una persona le energie positive non sono sufficienti). Nella sua visione qualsiasi patogeno sarebbe frutto dei “pesticidi” e basterebbe smettere di usarli e dare un po’ di affetto alle piante per sconfiggerli (scacco matto a Xylella). Per farla breve è il guru mondiale di un ambientalismo becero, superficiale e anti scientifico, intriso di suggestioni magiche e spiritualismo all’ingrosso. Nel paese che odia la scienza e premia il populismo anti scientifico, una così non poteva che riscuotere un enorme successo ed essere amata dalla gente, dai media e dalla politica. Non a caso è stata nominata ambasciatrice dell’Expo di Milano nel 2015 e persino il pragmatico sindaco Sala (al tempo non lo era) non ha rinunciato a una foto con lei. Questo è avvenuto dopo che l’ambientalismo più serio e illuminato aveva già cominciato a isolarla, anche in virtù dello spietato e documentatissimo articolo pubblicato dal New Yorker nell’agosto del 2014 in cui il personaggio, le sue competenze e le sue dichiarazioni furono letteralmente fatti a pezzi, evidenziando la sua tendenza a inventare fatti e numeri. Ma nel paese che odia la scienza è ancora una star, nel paese in cui non isolati cialtroni ma rispettati intellettuali, giornalisti e politici hanno di volta in volta sostenuto le ragioni dei novax, del metodo Di Bella, dei negazionisti di Xylella, del metodo Stamina, della bio dinamica e persino del finto allunaggio (opinione rispettabile per il Fatto Quotidiano), Vandana ha una riserva di popolarità non intaccata. Nel paese che odia la scienza, in fondo, è anche giusto che il ministero dell’istruzione (cioè il ministero nel lungo periodo più strategico per la nostra crescita economica e culturale) si affidi a Vandana Shiva per revisionare la nostra didattica. È naturale che avvenga. Questo perché Fioramonti è lo specchio della nostra politica, la politica è lo specchio del nostro paese e il nostro paese, appunto, odia la scienza.

E perché spesso la fuffa pseudoscientifica, soprattutto fra il “nocciolo duro” degli afficionados del sacro blog consente di accreditarsi come “puro delle origini”. I 5S nascono come corrente “gombloddista” dei girotondi ed è logico che alcuni mirino a tenere quella roccaforte.

Peccato che l’abbiano spedito proprio al ministero che dovrebbe, “molto dovrebbe”, vigilare affinché agli studenti sia permesso di sviluppare un pensiero critico.

 

Sulla serietà delle pubblicazioni scientifiche antivax.

ogni tanto anche sui social si trovano “perle” che riportano la fiducia nel genere umano. Nello specifico si parlava di alcuni “cazzari” antivax  che millantavano pubblicazioni in riviste “open access” dall’impact factor (grosso modo quanto è importante, attendibile e di qualità una rivista).  Quello sotto è il messaggio che parlava di un articolo selezionato per la pubblicazione1 da una rivista open, articolo che dimostra quanto siano attendibili certe riviste scientifiche.

ah, un’aggiunta saporita: la rivista che ha accettato e pubblicato la “ricerca” del grande scienziato in esame [si parla di un celebre antivax italiano NdR] è una rivista open (e per giunta senza impact factor). Vi linko un articolo pubblicato da un’altra rivista open che stressava via mail un ricercatore per avere pubblicato il suo lavoro su di essa. Il ricercatore in esame ha alla fine accettato la richiesta e inviato il proprio lavoro che, ovviamente, è stato prontamente pubblicato dopo un accurato peer review. Vale la pena leggere anche solo le prime 2 righe fidatevi
http://www.scs.stanford.edu/~dm/home/papers/remove.pdf

Sull’argomento, riviste e convegni open e democratici, consiglio anche gli ottimi articoli che raccontano come il dott. prof. Massimo della Serietà ha pubblicato nelle migliori riviste ed è stato invitato ai più rinomati convegni scientifici del mondo.


  1. a leggere wikipedia https://en.wikipedia.org/wiki/International_Journal_of_Advanced_Computer_Technology pare che l’articolo sia stato selezionato per la pubblicazione passando la fase di peer review ma non sia stato pubblicato in quanto l’autore rifiutò il pagamento di 150$ per la pubblicazione. 

MedBunker – Le scomode verità: I vaccini inquinati? Un’esperta dice di no.

Magistrale articolo che smonta la bufala dei vaccini inquinati dalle più svariate sostanze dal tremendo mercurio ad alluminio, bario, sodio, cloro etc. etc. semplicemente evidenziando tutte le “stupidate metodologiche” dello studio che aveva trovato di tutto e di più, canzoni di gigi d’alessio comprese, dentro i vaccini.

Oggi parliamo di una bella notizia. Un’esperta infatti ci fa tirare un sospiro di sollievo, vedremo come ma quando le cronache sono piene di allarmi inutili e terroristici, ogni tanto una bella notizia ci vuole. Gli antivaccinisti non perdono occasione per trovare un motivo per definire “tossici” o “pericolosi” i vaccini. Ci vuole coraggio ma ci provano.

In effetti serve uno sforzo notevole per smentire l’utilità e l’efficacia di una delle più importanti e geniali scoperte dell’uomo ma gli antivaccinisti, si sa, non temono nulla e vanno persino contro il buon senso e la logica. I vaccini sono farmaci somministrati da decenni a milioni di individui. Grazie a loro abbiamo evitato, soprattutto ai bambini ma non solo, malattie, dolore, sofferenze e morte. (…)

Nei vaccini si trova di tutto!

Nel tempo abbiamo assistito quindi ad esempi di falsi studi, terrorismo, manipolazione dei dati, sono tutte fasi che l’antivaccinista deve superare, in qualche modo deve trovare un pericolo nei vaccini, qualcosa che li renda pericolosi, terribili minacciosi per tutti. Ma non ci riesce mai, anzi, a volte, come vedremo, dimostra proprio il contrario.  (…)

Una delle ultime mode dell’attivista che ce l’ha con i vaccini è quella di inserire, tra gli ingredienti dei vaccini, le cose più assurde e raccapriccianti. Che possono essere raccapriccianti solo se siamo ignoranti sul tema. Da medico, vi assicuro, potrei rendere molto raccapricciante qualsiasi cosa, persino il parto, l’evento più fisiologico che possa vivere un essere umano. Ma non lo faccio perché quando si trasforma in raccapricciante qualcosa di “normale”, è ovvio che vi è uno scopo diverso dall’informazione. (…)

Così, per il fatto che la coltivazione di virus o batteri presuppone la presenza di cellule viventi, ecco che per gli antivaccinisti i vaccini contengono “feti abortiti” o “cellule di scimmia”.
Ditemi sinceramente se dire che un vaccino contiene “feti abortiti” sia una cosa normale o un patetico tentativo di causare raccapriccio (e quindi rifiuto) in chi lo legge. Chi lo dice somiglia a chi dice che nel latte c’è pus o che una fetta di carne è un pezzo di cadavere. Se dicessi ad un paziente: “questa penicillina che le ha prescritto il mio collega contiene sostanze ammuffite, è pericolosa!” non starei mentendo ma sarei considerato un povero pazzo (o un furbetto). (…)

Segue su: MedBunker – Le scomode verità: I vaccini inquinati? Un’esperta dice di no.

e se le complicazioni della rosolia capitassero a tuo figlio?

Da una discussione sui forum del fatto

Aqualung • 16 ore fa
Non ho mai conosciuto in vita mia qualcuno che abbia avuto a sua volta amici o parenti che siano morti o abbiano subito le conseguenze del morbillo o della varicella . Eppure quando ero piccolo nessuno si vaccinava . Te lo prendevi , stavi a casa qualche giorno e non lo sentivi più nominare….

Shevathas -> Aqualung • un’ora fa
conosco direttamente una persona cui la rosolia lasciò una lesione permanente al nervo acustico costringendola all’uso dell’apparecchio acustico.

jacopor70 -> Shevathas • un’ora fa
Va bene. Vacciniamo tutti i neonati di una nazione intera per prevenire la sordità a qualcuno. Ma le sentite le scemenze che sostenete? ma chi vi paga? No, perché a questo punto mi pare evidente che qualcuno vi paga per dirle. Sennò non si spiega. Nessuna persona con un minimo di cultura scientifica può sostenere queste stupidaggini, credendoci.

Che dire? quando qualcuno mette in discussione il loro mantra “le malattie esantematiche sono innocue, io l’ho passata e non mi è successo niente, e neppure nessuno che conosco”, parte la sbroccata. Il caso che ho citato è vero; purtroppo una delle rare complicanze della rosolia son le lesioni al nervo acustico. Rare ma talvolta c’è qualcuno che, sfortunatamente, se le prende. E allora perché rischiare?  E se a prenderle fosse un parente vicino od un figlio1? Il messaggio di risposta, mettendo da parte le solite accuse di ignoranza e di essere pagato da Big Pharma2, è: facciamo rischiare cose più pericolose invece di correre rischi minori con il vaccino.

La decisione vaccino sì/vaccino no si riduce ad un semplice confronto di rischi. Riprendo un esempio che avevo fatto, brevemente: siete stati rapiti da un pazzo sadico e venite costretti a scegliere fra il giocare alla roulette russa con un rischio di morte di 1 su 6, o pescare una caramella da una boccia di 6.000 caramelle sapendo che una fra esse è avvelenata, il rischio di morte in questo caso è di 1 su 6.000; cosa scegliete?

Ovviamente tutti le caramelle e cosa ancora più scontata ci saranno solo morti “di caramelle” e non morti di revolver. Ecco perché qualcuno inizierà a pensare che la roulette russa sia più sicuro rispetto al pescare una caramella.

Le malattie esantematiche spesso non lasciano conseguenze, spesso ma non sempre, come mostra anche questa triste vicenda, vicenda che mostra come molti, quando arriva il conto della loro stupidità, se la prendano con tutto e tutti tranne che con loro stessi.

PS

Non auguro a nessuno di prendersi conseguenze di rosolia o malattie varie; però bisogna tener presente che il rischio di complicazioni non è solo un vago rischio teorico ma è un rischio reale.


  1. da notare che uno dei loro cavalli di battaglia è sempre stato: “e se a prendere i danni da vaccino fosse tuo figlio?”, logico che la domanda “e se a beccarsi quella conseguenza della rosolia fosse tuo figlio?” causa una forte sbroccata. 
  2. in realtà son al soldo del NWO

Diritto di parlare di antivaccinismo.

In parlamento è stata organizzata una conferenza stampa, a cura del parlamentare1  Adriano Zaccagnini, il cui argomento è:  ‘Libertà di scelta per vaccinarsi in sicurezza’; le solite questioni di lana caprina sollevate a suo tempo dagli “antivaccinisti” ovvero che i vaccini sono utili però bisogna fare analisi approfondite prima di somministrarli perché yabba yabba dibba dibba2. Affermazioni già smentite e confutate3.

La questione di cui vorrei parlare è: deve essere permesso ad un parlamentare di parlare di argomenti “antiscientifici” o fantasiosi quali gli invisibili unicorni rosa petomani o il fatto che la terra sia piatta? Per me sì, è meglio per la democrazia che un parlamentare sia libero di dire ciò che vuole, fossero anche stronzate clamorose senza che nessuno debba chiudergli la bocca. Ovviamente il fatto che eventualmente dica stronzate qualifica sia la persona che il partito cui afferisce. Partito che per inciso si è repentinamente dissociato bollando come “iniziativa personale” la conferenza stampa.

Ovviamente la libertà di dire ciò che si vuole implica anche la libertà di dire che le argomentazioni sono antiscientifiche, che le prove di nocività dei vaccini son farlocche e presentate in maniera maliziosa. Imho la polemica da fare, più che appellarsi alla boldrini perché chiuda la bocca al parlamentare, cosa che ritengo sbagliata, dovrebbe essere affinché la conferenza stampa non sia solo un autoincensamento ma ci sia un serio dibattito con domande, anche cattive (6 casi di possibile autismo in 10 anni su 14 milioni di somministrazioni, non son pochi per parlare di emergenza?), e risposte. La cosa migliore è la tecnica CICAP: #chiedileprove, non l’invocare la censura.


  1. scusate ma non riesco a chiamarlo onorevole. 
  2. affermazioni che mi ricordano un tentativo di salvataggio in angolo
  3. fate una ricerca su google (cit.). 

se ci fosse stata la giuria popolare antibufale…

Un mix di effetti delle decisioni della giuria popolare, con i giurati ovviamente scelti fra la gggente e non nella ka$ta dei professoroni…

  1. I terremoti si possono prevedere (Giampaolo G.  è in grado di anticipare di 6-24 ore il manifestarsi di un terremoto. La sua ricerca sui precursori sismici ha salvato la vita a quanti, nel 2009 in Abruzzo e in questi giorni in Emilia Romagna, hanno dato ascolto ai suoi allarmi.  Sacro Blog).
  2. La magnitudo del terremoto è stata abbassata dall’INGV (Terremoto, senatrice: “Magnitudo declassata per interessi economici di governo”.)
  3. La vivisezione (intesa come sperimentazione animale NdR) è inutile e crudele (Sacro Blog, via wired)
  4. La cura stamina funziona (Movimento 5 Stelle – Nel maggio del 2013, il capogruppo Andrea Cecconi del M5S alla Commissione Affari Sociali della Camera su Stamina disse che “il Movimento ritiene che il metodo sia efficace”, chiedendo al Parlamento di autorizzare la sperimentazione stessa condotta da Vannoni. fonte: il post)
  5. I vaccini non servono (fonte: wired)
  6. I jalisse meritavano la vittoria di sanremo
  7. Pupo e S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia meritavano il secondo posto a Sanremo (fonte wiki)
  8. Esiste la free energy
  9. Esistono le scie chimiche e il grande gombloddo globale del NWO e vari gombloddi assortiti (fonte l’espresso)
  10. Non siamo mai andati sulla luna, anzi la luna non esiste proprio, è solo un ologramma piazzato in cielo dagli alieni per nascondere Nibiru.

e ovviamente la grande verità che nessuno vi ha mai detto e che la malvagia lobby dei detersivi in combutta con quella delle lavatrici e con capitan findus non vi hanno mai detto ed hanno sempre tentato di occultare

la biowashball lava più bianco!!!!!!1111111UNOUNOUNO

 

giuria popolare antibufale…

Talvolta la sorte ha uno strano senso dell’ironia e, dopo che spendi tempo ed energie per sostenere una tesi, ti costringe a rimangiartela e fare pubblica sconfessione di quanto sostenevi fino al momento prima. Nello specifico mi riferisco alla “democraticità della scienza”. Faccio autocritica e ammetto che il dott. Burioni ha sbagliato, non per scarsa diplomazia nel suo messaggio ma per eccesso di diplomazia. Avrebbe dovuto andar giù di insulti.

laurea_youtube_italiana

Ho letto che, nella vicenda bufale sì/bufale no, il buon beppe ha fatto una sparata di quelle clamorose. Sparata che altro non è che il solito: ma anche pierfiliberto  lo fa. Sì, giornali e tv spesso dicono e scrivono solenni cazzate, si veda il caso Iene-stamina1 ad esempio, però, come ho detto in tanti altri casi, le colpe altrui non servono ad assolversi dalle proprie.

Sorgente: Beppe Grillo: “Serve giuria popolare contro balle stampa e tv” – Politica – ANSA.it

L’attacco di Grillo alla stampa e alla tv – “Tutti contro Internet. Prima Renzi, Gentiloni, Napolitano e Pitruzzella, poi il ministro della Giustizia Orlando e infine il Presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno. Tutti puntano il dito sulle balle che girano sul web, sull’esigenza di ristabilire la verità tramite il nuovo tribunale dell’inquisizione proposto dal presidente dell’Antitrust. Così il governo decide cosa è vero e cosa è falso su internet”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo Blog.

“Propongo, non un tribunale governativo, ma una giuria popolare che determini la veridicità delle notizie pubblicate dai media”. E’ quanto scrive Beppe Grillo chiedendo che a formare questa giuria siano “cittadini scelti a sorte a cui vengono sottoposti gli articoli dei giornali e i servizi dei telegiornali. Se una notizia viene dichiarata falsa il direttore della testata, a capo chino, deve fare pubbliche scuse e riportare la versione corretta dandole la massima evidenza in apertura del telegiornale o in prima pagina se cartaceo” con le norme relative ai casi di coinvolgimento in vicende giudiziarie. (…)

Sparata subito stigmatizzata dai giornalisti e dalla FNSI (federazione nazionale stampa italiana), e per una volta sono d’accordo anche io con loro. Quella di grillo è una pessima sparata buona solo a stuzzicare l’ego di tanti laureati di youtube che in nome di una malintesa “democrazia” son convinti che il parere della nonna arteriosclerotica sulla fisica dei quanti valga tanto quanto quello dell’insigne docente universitario di fisica delle particelle.

Il decidere se una cosa è una bufala o no dovrebbe essere lasciato ai fatti ed alle prove fattuali, non alle opinioni di una qualsiasi giuria popolare, giuria che non è detto abbia le capacità e le competenze per decidere, e senza neppure sapere sulla base di cosa dovrebbe decidere. Cosa garantisce che la giuria popolare abbia le competenze e le capacità per capire la questione e decidere se è fondata o meno? Una notizia come “la biowashball non funziona” come verrebbe valutata dalla giuria? Cosa sarebbe successo se, in certe situazioni critiche del passato riguardo alla scienza, fosse intervenuta la giuria popolare “di Grillo”?

  1. I terremoti si possono prevedere, ergastolo a vita a tutti i vulcanologi e i geologi della protezione civile.
  2. Il metodo stamina funziona, onta eterna invece ai prezzolati di big pharma che sostengono il contrario.
  3. I vaccini sono inutili e servono solo ad ingrassare big pharma.
  4. esiste la free energy che che ne dica la malvagia lobby dei seguaci di Clausius e Sadi Carnot.
  5. la biowashball lava più bianco a sfregio della lobby dei detersivi.

Tutte affermazioni difese fino alla morte da tanti seguaci e poi rivelatesi essere delle solenni stronzate. Però a vicenda in corso sicuramente le “stronzate” sarebbero state quelle degli scienziati. Sì il tempo è galantuomo ma non vedo tanto l’opportunità, per soddisfare l’ego ipertrofico di qualche caprone convinto di essere un nobel, di incasinare dei poveracci la cui unica colpa è di avere, riguardo ad un determinato argomento, qualche competenza in più rispetto al caprone (phd in youtube) di cui sopra.

Alla fine il moVimento si sta rivelando essere un moVimento di cazzari il cui unico scopo politico è il pretendere, irrealisticamente, di trasformare la cazzata in verità scientifica, l’opinione del phd in youtube nella “lectio magistralis” del premio nobel.  Un movimento il cui scopo è stuzzicare e monetizzare l’illusione di competenza di tanti ignoranti convinti di essere dei bravissimi dottori e offesi con il mondo, e soprattutto con la lobby degli scienziati, perché la loro bravura non viene riconosciuta. Mi basta quanto sopra per sostenere che il votare M5S dovrebbe essere ipso facto causa di nullità del voto per manifesta e plateale incapacità dell’elettore2.

Piaccia o no, la realtà non è democratica e se ne sbatte altamente delle opinioni; la realtà è reale, sic et simpliciter. E la realtà vince qualsiasi opinione.


  1. E indovina la maggior parte degli stellini da quale parte stava, penso per il semplice motivo che il ministro Lorenzin era, giustamente, dalla parte opposta. 
  2. ironico, ma anche no. 

ma la scienza è democratica?

Sul webbe si sta discutendo della decisione del dott. Roberto Burioni di cancellare dalla sua pagina FB alcuni commenti. Nella pagina parlava della meningite e smentiva la voce che l’aumento dei casi di meningite fosse dovuto all’immigrazione. Per spiegare la sua decisione di censurare ha scritto, nella pagina in oggetto, il seguente testo (via huffington post, grassetti miei) :

“Preciso che questa pagina non è un luogo dove della gente che non sa nulla può avere un “civile dibattito” per discutere alla pari con me. E’ una pagina dove io, che studio questi argomenti da trentacinque anni, tento di spiegare in maniera accessibile come stanno le cose impiegando a questo scopo in maniera gratuita il mio tempo che in generale viene retribuito in quantità estremamente generosa”, ha scritto il medico milanese.

“Il rendere accessibili i concetti richiede semplificazione: ma tutto quello che scrivo è corretto e, inserendo io immancabilmente le fonti, chi vuole può controllare di persona la veridicità di quanto riportato. Però non può mettersi a discutere con me. Spero di avere chiarito la questione: qui ha diritto di parola solo chi ha studiato, e non il cittadino comune. La scienza non è democratica“, ha concluso.

Devo dire che la decisione mi lascia un sapore dolceamaro; da una parte sono perfettamente d’accordo con lui; il primo motivo è che “la selezione all’ingresso aumenta il tuo divertimento (cit.)” e che leggere un articolo e commenti interessanti senza dover faticare a filtrare la “montagna di merda” mi piace molto.  E il secondo motivo è che in casa d’altri si fa quello che vuole il padrone di casa. Per portare avanti la teoria che i vaccini causino autismo, ciclismo e pedonismo per colpa del signoraggio nelle scie chimiche, ci son tantissimi bei posti su internet, sia su FB che fuori da FB; non vedo l’esigenza di dover andare a scrivere le proprie teorie bislacche nelle bacheche o nei blog altrui. La libertà di esprimere il mio pensiero non implica che gli altri debbano obbligatoriamente, e gratuitamente, mettermi a disposizione gli strumenti per farlo o che debbano per forza ascoltare o condividere quanto io dica. Son liberissimi, ed è giusto che così sia, di giudicare stronzate quello che dico e di censurarlo, di non volerlo ascoltare, di cancellarlo dai loro siti e dalle loro bacheche.

Cos’è che mi ha dato fastidio di quel messaggio, se in fin dei conti lo condivido a pieno? forse la frase che ho evidenziato, che mi sembra un voler usare il titolo per chiudere la bocca alle persone, ed è una cosa che personalmente non mi piace. Mi sembra dia una impressione di spocchia e di snobbismo. Il rischio di far apparire gli scienziati una ka$ta che si parla addosso, guardacaso proprio una delle accuse preferite dai gombloddisti.

Interessante confrontarlo con il commiato di Dario Bressanini dal fatto quotidiano:

Se in altri campi dell’umano sapere è accettabile e anche auspicabile “far sentire tutte le campane”, in campo scientifico è del tutto inaccettabile accostare due opinioni contrastanti indipendentemente dalla loro dignità scientifica. Le opinioni nella scienza non valgono nulla se non sono supportate da dati solidi. Un biologo serio si rifiuta di parlare ad un convegno di creazionisti e un astronomo non legittima scientificamente con la sua presenta una riunione di astrologi. No grazie.

Mi sembra che, pur dicendo le stesse cose, sia molto più diplomatico ed esplicativo: nella scienza contano i fatti e i dati sperimentali e i dati possono venire confutati solo da altri dati.

Bisogna anche chiarire cosa si intenda per “la scienza è democratica”, “la scienza non è democratica”; la democrazia, semplificando al massimo, è un sistema per prendere le decisioni. Decisioni che vengono prese sulla base della maggioranza dei voti, e il voto dell’insigne premio nobel vale tanto quanto quello del guru da bar sport. In quel senso la scienza non è democratica. Si può decidere, anche con una maggioranza bulgara, di abrogare le leggi della termodinamica ma, purtroppo, l’entropia continuerà ad aumentare ed il motore a gatto imburrato a non funzionare. “Eppur si muove (cit.)”.

Nella scienza le opinioni hanno peso diverso e solo quelle supportate da fatti e dati sperimentali possono entrare, con diritto di attenzione, nel dibattito. Le altre hanno lo stesso valore delle barzellette.

Se invece si intende “la scienza non è democratica” nel senso che la scienza sia elitaria e sia riservata solo ad una stretta casta di adepti, ammissione alla quale è proibita al volgo con tante barriere come quelle che c’erano fra plebe e nobiltà, beh è una stronzata colossale. Chiunque, purché ne abbia le capacità e la volontà, può fare scienza, non ci son vincoli di sangue o altro per essere ammessi in qualche facoltà scientifica. Basta studiare, acquisire capacità logiche, riuscire a studiarsi matematica, fisica etc. etc. materie interessanti ma che richiedono studio e applicazione, non basta vedere un filmatino su youtube. E chiunque, dati alla mano, può buttar giù vecchie teorie affermate1 o zittire il premio nobel2.

Sulla questione “scienza democratica o non democratica” forse è meglio evitare ambiguità; il messaggio iniziale è corretto e condivisibile, ma forse sarebbe stato meglio renderlo in una forma più “diplomatica”.


  1. Plank con i quanti e Eintein con la relatività; hanno distrutto le fondamenta della fisica classica, fondamenta costruite da autentici mostri sacri come Newton, Laplace, Lagrange. E ci son riusciti perché “i dati sperimentali” davano ragione a loro e non a Newton. 
  2. sì anche i premi nobel possono dire cazzate; vedi ad esempio i casi della memoria dell’acqua o il nobel per la letteratura che si mette a discettare di biologia e OGM. 

My two cents about fake news

Lo sforzo dell’anti-intellettualismo è stato una traccia costante che si è spinta nella nostra vita politica e culturale, alimentata dalla falsa nozione che la democrazia significhi che “la mia ignoranza è tanto giusta quanto la tua conoscenza”.
(Isaac Asimov)

Da liberale penso che il diritto alla libertà di espressione sia un diritto importante e che debba essere limitato solo dai, “giusti”, diritti delle altre persone; per questo ammetto che venga sanzionata la calunnia, la diffamazione  o il diffondere notizie false o tendenziose al solo scopo di allarmare la popolazione. Quelli non sono esercizio del diritto alla libera espressione quanto abusi. Per questo quando eco polemizzò con internet sostenendo che “Con i social parola a legioni di imbecilli” io non fui d’accordo con lui; per me anche l’esperto da bar ha lo stesso diritto di dire la sua come il prof. Eco. Ovviamente il valore dell’opinione dell’esperto da bar varrà molto, ma molto, meno di quella di Eco, soprattutto se l’opinione riguarda l’ambito cui Eco è specialista.

Per questo il voler punire le “fake news” temo possa diventare un modo subdolo per far passare l’idea di censura. Come avevo già scritto, il poter sentire stupidaggini, è una controindicazione ineliminabile della libertà di parola. E preferisco correre tale rischio rispetto al dover rispondere “preliminarmente” delle mie opinioni davanti ad un comitato degli ulema dello scientifically correct. Perché magari oggi sono, giustamente, le stronzate sui vaccini che causano autismo domani magari saranno le critiche, nota bene le critiche non gli insulti gratuiti, ben argomentate rivolte al politico Tizio. Basta vedere come la Boldrini cerchi di trasformare qualsiasi critica in un attacco contro di lei o meglio contro tutte le donne.  Per questo più che un controllo “ex ante” preferirei eventualmente un intervento “ex post”; le leggi ci sono già, esiste la norma che punisce chi fornisce “notizie false o tendenziose 1. E bisogna andarci anche con i piedi di piombo; il processo agli scienziati dell’Aquila è infatti nato su un colossale fraintendimento. Escluso il De Bernardinis, nessuno di loro aveva comunicato direttamente con il pubblico; perché allora chiamarli a rispondere di quello che aveva capito, fraintendendo, sora Cesira?  E se qualcuno volesse vedere, maliziosamente, in questo articolo di lercio: “Porta il figlio a fare il vaccino: diventa un rettiliano” un attacco contro i vaccini e chiedesse sanzioni per la testata? Come disse qualcuno: “io son responsabile di ciò che scrivo, non di quello che tu capisci”.

In un mondo ideale “la cultura”, quella vera, sarebbe un valido argine alle bufale, perché ti permette di riconoscerle facilmente e di riderci sopra. E contro la tecnica dei mille perculamenti pochi riescono a resistere. Purtroppo siamo nel mondo reale dove invece c’è tanta grassa ignoranza e tanti, drogati da un malinteso senso di uguaglianza, pensano che la loro opinione abbia lo stesso valore e la stessa qualità di quella dell’illustre scienziato.Le polemiche verso le fake news che sto leggendo mi sembra che non riguardino tanto la libertà di parola e la tutela di tale diritto ma il pretendere che la stronzata galattica detta dell’insigne laureato PhD MBA, PHP, KKK, di youtube debba avere, ope legis, lo stesso peso e lo stesso valore dell’opinione basata sui fatti, detta dall’esperto o dallo scienziato.  E quella pretesa è, invece, una pretesa completamente infondata basata su una forzata e maliziosa interpretazione dell’articolo 3 e dell’articolo 21 della costituzione, la libertà di esprimere il proprio pensiero non è il diritto che qualsiasi cazzata venga detta debba assurgersi a verità scientifica o sacro dogma di fede per tutti. Si deve essere liberi2 di dire stronzate e parimenti si deve essere liberi di dire che quelle son stronzate colossali.

Concludo con una immagine che riassume il mio pensiero:

You get to say the world is flat because we live in a country that guarantees free speech, but it’s not a country that guarantees that anything you say is correct

Potete dire che il mondo è piatto perché viviamo in un paese che garantisce la libertà di parola, ma non è un paese che garantisce che qualsiasi cosa diciate sia corretta.
[Neil deGrasse Tyson]

Bisogna salvaguardare la libertà di parola, sia da arbitrarie censure in nome di un malinteso bene superiore3 sia dalla pretesa di tanti imbecilli di voler rendere, ope legis, la loro opinione basata sul nulla equivalente all’opinione, basata sui fatti, di un esperto della materia. E no; in quel senso non avete alcun diritto alla vostra opinione, e non avete alcun diritto di non sentire che state dicendo solo stronzate.

PS
Da notare comunque come molti che adesso urlano come “vergini dai candidi manti, rotte dietro e sane davanti4” spesso siano stati i primi ad invocare censure e linciaggi contro tutto quello che non li trovava d’accordo. La solita coerenza di chi strumentalizza la costituzione per dare una giustificazione “morale” ai suoi porci comodi.

 

 


  1. Art. 656 codice penale; chiunque pubblica o diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l’ordine pubblico, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a trecentonove euro. 
  2. Sempre nei limiti del non abuso della libertà di parola. 
  3. ovviamente nessuno ha mai ammesso apertamente di voler censurare perché quanto detto gli stava sul culo. Si censurava invece per il bene superiore, per i bambini, nessuno pensa ai bambini
  4. Ifigonia in Culide, atto primo, coro delle vergini: “Noi siam le vergini dai candidi manti, siam rotte di dietro, ma sane davanti;”