“Sionisti e fascisti alleati contro la Palestina”: polemica a Cagliari

Che dire? questa vicenda la trovo emblematica di quello che oramai è diventato il 25 aprile. Alla storia si è sostituita una mitologia dove il cattivo del momento interpreta il fascista ed il buono interpreta l'”eroiken parigianen” e dove l’antifascismo viene preso come pretesto per giustificare tutto, comportamenti fascisti compresi.

Adesso pensare che israele abbia le sue colpe e pensare che i palestinesi siano più innocenti di un’infante è permesso così come è permesso il viceversa; ognuno è libero di credere qualsiasi delirio preferisca. Quello che sarebbe opportuno evitare è farsi beccare a “riscrivere la storia” per adattarla alla narrazione corrente in pieno stile 1984.

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«Voglio ricordare a tutti che i sionisti e i fascisti prima del ‘38 erano alleati e il fascismo italiano addestrava i sionisti per andare in Palestina, per occuparla e ammazzare i palestinesi». Sono le parole pronunciate dal palco della festa del 25 Aprile in piazza del Carmine, a Cagliari, dal rappresentante dell’associazione Sardegna-Palestina Fawzi Ismail.

Lo svantaggio del raccontare tante accuse false per incolpare gli ebrei di oggi di ogni iniquità della storia, dall’omicidio di Abele in poi, è che alla fine anche le vicende reali e le colpe reali degli israeliani vengono prese come esagerazione.

Dichiarazioni che mentre Israele ammassa i carri armati, pare, per preparare l’invasione di Rafah, scatenano la reazione di “Chenabura –Sardos pro Israele”, organizzazione cagliaritana che parla per bocca del presidente, Mario Carboni: «Contestiamo apertamente la scelta del Comitato 25 Aprile di accogliere sul palco di piazza del Carmine, in occasione della celebrazione dedicata alla resistenza italiana, un esponente di aperta ideologia filo-palestinese al quale, senza nessun contraddittorio o richiamo, è stato concesso di proferire un discorso che nega la verità storica dei fatti e ancora una volta è stato offensivo nei confronti degli ebrei e dello Stato di Israele».

Più che altro mi chiedo cosa ci stiano a fare; oramai da festa in cui si celebra la liberazione dell’italia da parte degli alleati, il 25 è la festa dei boboli obbressi contro il malvagyo bianko occidentale eterosessuale.

Per Carboni chi ha attaccato Israele «non conosce la storia o strumentalmente ha cercato di rileggerla per giustificare la sua presenza su un palco, organizzato per onorare i caduti e i combattenti antifascisti e antinazisti italiani che ed è questo un fatto storico non equivocabile, furono aiutati dall’eroica Brigata Ebraica. Un fatto innegabile, ma ipocritamente alle manifestazioni del 25 Aprile, ormai da anni, la loro rappresentanza viene ostacolata se non apertamente contestata».

Perché la storia è una cosa, con le sue luci e le sue ombre, altro è la narrazione dove il buono è sempre buono buonissimo e il cattivo è sempre cattivo cattivissimo (e questo autorizza il buonissimo a fare tutto…)

L’associazione Chenàbura «ha rinunciato ormai da tempo a partecipare a un evento che mette a rischio la nostra dignità se non anche la nostra incolumità fisica».

Non ho difficoltà a crederlo…

4 pensieri su ““Sionisti e fascisti alleati contro la Palestina”: polemica a Cagliari

  1. Il tizio dall’evidente cognome arabo ha detto una gran ca9ata: prima della fine del mandato britannico, i “palestinesi” erano gli ebrei lì residenti (mi pare li chiamassero sabra). Per questo l’amico di Israele si è “un pochino risentito”. Diciamo pure inca77ato nero?

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    • Stando a quanto scritto sulla Wikipedia inglese, il termine era già in uso attorno al 1930: https://en.wikipedia.org/wiki/Sabra_(person)

      Il fico d’india va maneggiato coi guanti, normalmente.

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