Sul caso dello studente arrestato in florida

Direi che sulla vicenda se ne conosce ancora poco e quel poco è anche di parte. Ci sono alcune “incongruenze” come l’essere entrato a sua insaputa in uno strip club, cioè se sei lì per seguire un costoso master la lingua la dovresti conoscere bene, non sei il provincialotto imbrogliato da “falsi amici” linguistici.

Per il resto è noto il modus operandi della polizia, piaccia o no in america le armi son molto diffuse e non è raro che qualche esagitato ne tiri fuori una; per questo la polizia tende a “mettere fuori combattimento” chiunque non collabori anche perché, in quei momenti concitati, non sai chi hai davanti e non sai come possa reagire.

Ha corso comunque un grosso rischio ed è meglio che mammà gli spieghi una o due cose su come ci si sta al mondo, che non è il mondo dei puffi…

7 pensieri su “Sul caso dello studente arrestato in florida

  1. Si sa che la polizia statunitense è piena di malati mentali.
    La cronaca è piena di notizie che lo confermano.
    Meglio andare a studiare da altre parti e eviterei l’Ungheria che però è sempre meglio degli Stati Uniti.

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  2. Spesso gli strip-club non sono identifcabili subito come tali, quindi non è del tutto impossibile che il tipo non sapesse dove stesse entrando, specie se non conoscesse… il settore (def-prof indiretta: uno dei miei soci ha saputo di un locale simile, strip-club in certe sere, discoteca in altre, ma solo quando ha lavorato all’impianto elettrico dell’esercizio commerciale che si trova oggi al suo posto).

    Scusate qualche errore di battitura: sono stato buttato giù dal letto alle cinque (e hanno svegliato pure “la mia ragazza”!) perchè la vigilanza aveva avvisato che un locale con frigoriferi era senza corrente e il proprietario ci ha chiamati… Alzataccia compensata dalle svanziche, almeno!

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    • Cioè, ti chiedono 500 dollari per entrare e tu sei convinto che sia il baretto sotto casa? Ti dicono che è vietato fotografare e filmare ma tu lo fai perché ti senti tanto figo e quando ti sequestrano il cellulare ti metti a dare in escandescenze? E quando quelli chiamano la polizia tu gli fai resistenza e poi frigni che ti hanno fatto la bua? Cerchiamo di non essere ridicoli per favore.

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  3. Se fosse stato nero gli sarebbe andata anche peggio, temo. Ma a parte questa, diciamo, battuta, a me nella brutalità dell’azione ha colpito che sia uscito comunque il filmato delle body-cam, vuol dire che se non è altro non c’è stato insabbiamento. Detto ciò, la società statunitense è malata di violenza (e non solo), la polizia non è certo un’isola felice. Ci mettono poco a sparare… Comunque, di fronte al chiaro abuso subito dal giovane, adesso c’è trippa per gatti per gli avvocati, e non è esclusa una bella causa risarcitoria. Giusta, peraltro, perché uno può pure aver bevuto un po’, magari detto qualche bugia, ma il trattamento che ha subito quel ragazzo (e che subiscono chissà quanti cittadini americani e non tutti i giorni) è assolutamente disgustoso.

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    • la questione è che in america è facile procurarsi armi e le possibilità che il tizio che sta andando fuori di testa sia armato, e cerchi di usare l’arma, sono enormemente più elevate che in italia. Questo spiega “il nervosismo della FFOO”.

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  4. Ho visto solo un video in cui non si capisce “l’antefatto” ma se a un certo punto due poliziotti che sono in un’altra stanza “accorrono” vuol dire che qualcosa sta succedendo. Se sei in america e ti arrestano, te ne stai zitto e buono, la minima che fai puoi aspettarti di tutto. Se sei ubriaco e non sei in grado di “controllarti” poi son fatti tuoi. Gli agenti lo bloccano, mettono un piede sotto il collo e una mano sopra la testa per evitare che la sbatta sul paviemnto (per errore o volontariamente, chè una bella causa alla pula fa sempre comodo) e lo “incaprettano” per bloccare ogni movimento.

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  5. in generale si ritorna al discorso “solo perché loro sono colpevoli, tu non smetti di essere un idiota”. nell’ulteriore video che è “trapelato”, si vede benissimo.

    è vero che hai i tuoi diritti e bla bla bla. ma nella nazione civilizzata in cui la polizia fa il maggior numero di morti annuali, io mi asterrei da fare il furbo. perché magari hai ragione tu, ma dopo che ti hanno pestato (o magari sparato) l’avere ragione non è chissà che soddisfazione.

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