La martire

Alla fine le hanno dato i domiciliari. Questo, viste anche le reazioni scomposte del genitore, deve aver sparigliato un poco le carte in tavola. Faceva comodo avere una santa martire che, come l’egiziano, fra una tortura indicibile e l’altra aveva il tempo di disperarsi per lo stato di approvazione della legge Zan in italia.

Adesso i rischi “elettorali” sono due: il primo è che è difficile avere un martirio senza l’uccisione del martire, l’altro è che, come poi capitato con l’egiziano, inizi a parlare a ruota libera facendo più danno che altro. Per dire per il primo c’era la narrazione del bravo ragazzo perseguitato dal regime assassino; liberato poi si è visto che, come al solito, il personaggio era profondamente diverso dall’attore. Sarà lo stesso in questo caso? La maestrina che vuole portare la pace nel mondo con i pastelli colorati è diversa dalla tizia che partecipa attivamente ad organizzazioni paramilitari?

PS

Il padre si è precipitato a dire che il governo non aveva fatto niente; excusatio non petita accusatio manifesta?

Comunque è strano che, invece di essere contento per la figlia, continui a voler polemizzare ad oltranza…

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