A margine della vicenda, che imho riguarda questioni di copyright più che diffazione faccio notare come open abbia presentato la vicenda.
Sorgente: Anna Haholkina, la modella italo-ucraina finita (a sua insaputa) sui manifesti della Lega: «Cartelloni elettorali razzisti, non accetto di finirci sopra» – Open
Si chiama Anna Haholkina, è italo-ucraina e di professione fa la modella. Ma non avrebbe mai immaginato di finire non su riviste patinate bensì (a sua insaputa) sui manifesti della Lega contro l’uso del velo islamico. «Ho bisogno del vostro aiuto! Da un paio di settimane la città di Milano ha questo manifesto dove è stata utilizzata una mia foto presa probabilmente da Shutterstock o chi sa quale altro sito.
Beh, basta chiedere a chi ha pubblicato la campagna; basta una semplice lettera dell’avvocato e il percorso salta fuori
Devo passare per vie legali per diffamazione, considerando che non sono affatto favorevole a questo utilizzo e soprattutto, trattandosi di politica, non ne accetto l’utilizzo. Mi sapete consigliare a chi rivolgermi? Magari qualcuno esperto di copyright», ha scritto la ragazza sul suo canale Instagram.
Mi verrebbe da pensare che sta mettendo le mani avanti per evitare rogne e di essere presa di mira dai tanti uannabè paladini che impestano il web. Per il resto la vicenda è molto più semplice rispetto a quella descritta in maniera contorta.
Le vicende in realtà sono due:
[A] la lega ha acquistato legalmente dal detentore dei diritti il diritto di utilizzare tale immagine?
[B] Chi ha venduto il diritto di utilizzo di tale immagine poteva farlo, aveva il diritto di cederli o ha violato in qualche modo il contratto stipulato con Anna?
Nel caso A, immagine utilizzata con violazione dei diritti son mazzate oltre che solenni figure di merda. Ma penso che una seria società di comunicazione, non la miocuggino srl, a queste cose ci pensi e la prima cosa che chieda è che tutto sia legale.
Rimane il caso B, certo prendersela contro la lega suona in maniera diversa rispetto al prendersela contro la pippopluto comunication. Strano comunque che la modella non sappia a quale agenzia abbia ceduto i diritti di utilizzo di quelle foto, perché, vedi anche il discorso precedente, se le foto sono usate in violazione delle norme del GDPR son mazzate solenni.
Ci sarebbe anche il caso [C], lei ha ceduto i diritti ad una agenzia con una liberatoria e l’agenzia ha fatto quello per cui è pagata ovvero cedere immagini per campagne pubblicitarie…
La vicenda mi ricorda il “ciao ciao” suonato alla festa della lega e la predica della rappresentante di lista. Se la lega aveva pagato la SIAE (o qualche altro detentore dei diritti) poteva suonare tale canzone anche se all’autore originario girano le scatole. Dura lex sed lex.
Haholkina potrebbe presto agire per vie legali, perché spiega intervistata dal Corriere della Sera, «sono riconoscibilissima». E aggiunge: «Non voglio essere affiancata a alcun partito, ma soprattutto perché questi cartelloni elettorali sono razzisti. E non accetto di finirci sopra». «Vivo a Rimini ma vengo spesso a Milano per lavoro e quando li ho visti sono rimasta choccata: sono foto che ho fatto con una fotografa ucraina due anni fa, Margarita Gangalo. L’intento era di renderle utilizzabili per vendere prodotti di bellezza. E invece la Lega le ha usate per fare la sua campagna elettorale», ha spiegato la modella. Anna ha «firmato una liberatoria digitale, ma nel regolamento di Shutterstock c’è scritto che l’uso di immagini per campagne elettorali e politiche non era possibile». Il partito del vicepremier e ministro Matteo Salvini potrebbe però aver usato un abbonamento premium per acquistarla e utilizzarla.
Faccio notare la parte in grassetto, molto contorta. Ha firmato una liberatoria e cosa c’era scritto nella liberatoria? Poi di cosa si sta parlando, del regolamento di Shutterstock? Magari son vietati certi utilizzi se si paga l’abbonamento base ma se si paga il premium “vale tudo”
Un giornalista capace farebbe due click e verificherebbe subito le informazioni.
Per curiosità sono entrato nel sito si shutterstock e guarda cosa ho trovato:
SE INVECE L’UTENTE HA ACQUISTATO UN “ABBONAMENTO TEAM”, IL DIRITTO DI ACQUISIRE IN LICENZA, SCARICARE E UTILIZZARE CONTENUTI È LIMITATO AL NUMERO DI UTENTI PREVISTO DA TALE ABBONAMENTO. LA “PIATTAFORMA PREMIER” DI SHUTTERSTOCK CONCEDE I DIRITTI DI ACCESSO E DI UTILIZZO A UN NUMERO ILLIMITATO DI UTENTI, OLTRE CHE EVENTUALI DIRITTI AGGIUNTIVI.
Oltre che eventuali diritti aggiuntivi. Il fatto è che se il sito poteva legalmente vendere e la lega ha acquistato alla luce del sole c’è poco da polemizzare adesso.