venti secondi per valutare un curriculum /2

Un paio di settima fa mi è capitato di andare cena in un ristorante tenuto da amici e il discorso si è spostato sulla “selezione del personale”; mi hanno raccontato le loro vicissitudini per trovare personale di sala e di cucina da impiegare nel ristorante.

Dopo i loro racconti la vicenda della disoccupazione si vede da un punto di vista alquanto diverso. Il loro annunci di lavoro son stati presi di mira da molti CV, d’altronde in una zona come la sardegna dove le opportunità di lavoro son poche è ovvio che cerchi qualsiasi opportunità di lavoro, ed hanno dovuto sfrondare in fretta molti CV; la loro quantità presupponeva ovviamente di dover trovare in massimo 20” i CV da spedire nel cestino della carta straccia.

Queste sono state alcune loro linee guida per far fuori i CV:

1: Foto non appropriata: c’è stata gente che ha mandato nel CV non la classica foto tessera da carta di identità ma la stessa foto in costume da bagno del profilo FB, e qualcuna addirittura foto cui tagliava la fronte per mettere in evidenza la scollatura1. Tutti quei CV son finiti immediatamente nel cestino. E ci son finiti giustamente perché con foto simili non stai dicendo che sei professionale e vorresti lavorare ma che sei bello e vorresti essere pagato per farti guardare. La professionalità di un cameriere non si limita ai pettorali o a quello che ci sta davanti.

2: CV scritti in pessima ortografia, scritti come sms; posso capire che qualche errore di ortografia o di battitura possa scappare però leggere obbrobri del tipo: kome, xkè, ki, ke, hanno fatto scartare immediatamente il CV. Perché visto che i camerieri non dovrebbero andare a servire all’accademia della crusca? Per il banale motivo che le comande vanno scritte bene e devi essere capace sia di leggere (e capire) le istruzioni sia di scriverne per i colleghi.

3: CV pasticciati o dispersivi; cinque pagine di CV per un neodiplomato son semplicemente assurde; significa che hai messo in mezzo tanta fuffa per allungare il brodo. CV con tante esperienze di 1 giorno di lavoro oppure con sparate colossali senza referenze.  Ma sugli orrori dei CV ci sarebbe da scrivere moltissimo.

4: Pessimi profili FB associati al curriculum; piaccia o no oggi nella valutazione di un candidato si getta uno sguardo al suo profilo FB; hobby pericolosi, gruppi strani, comportamenti “discutibili”, vengono tenuti in conto. Sì, secondo alcune interpretazioni, per lo statuto dei lavoratori non si dovrebbe poter indagare sul profilo FB del dipendente visto che la legge vieta indagini preventive sul dipendente2, ma all’atto pratico come puoi dimostrare che sei stato scartato per quello che tu hai scritto nel tuo profilo “pubblico” su facebook3?  Sarebbe interessante anche discutere se la visione di un profilo FB “pubblico” sia o no indagine.

5: il caso più triste, persone senza specifiche professionalità cercate, non puoi inventarti cameriere di sala o cuoco, dall’oggi al domani. Capisco che se sei disoccupato qualsiasi opportunità sia da cogliere ma tentare senza avere i titoli richiesti significa candidarsi ad un sacco di porte in faccia.

Alla luce di quanto raccontato di come sia difficile trovare in mezzo a tanta cartaccia solo le persone da chiamare per un successivo colloquio, comincio a capire molti motivi della disoccupazione: persone che hanno poca cura nella ricerca del lavoro, che non hanno chiaro in testa cosa voglio fare, che non capiscono che il CV è un biglietto da visita ma contano anche le referenze, che son solo capaci di frignare.
Forse un poco di autocritica invece di raccontarsi le solite storielle autoassolutorie: “lavorano solo gli accozzati”, “tutti i datori di lavoro cercano solo schiavi da sfruttare a morte” sarebbero opportune.


  1. il buffo è che molti di quei CV li ha scremati una “lei”, eterosessuale. E con una donna eterosessuale l’argomento “tette” difficilmente è efficace anzi diventa alquanto controproducente. 
  2.  Statuto dei lavoratori Art. 8. – Divieto di indagini sulle opinioni.
    È fatto divieto al datore di lavoro, ai fini dell’assunzione, come nel corso dello svolgimento del rapporto di lavoro, di effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore, nonché su fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell’attitudine professionale del lavoratore. 
  3. In questo caso il tizio ha scritto esplicitamente: ti scarto perché nel profilo ho visto che hai un fidanzato nero. Non avesse detto niente ed avesse scartato in silenzio il CV, non sei obbligato a fornire nessuna spiegazione del diniego di assunzione, sarebbe stato inattaccabile. 

venti secondi per valutare un curriculum

Stavo discutendo sul fatto quotidiano di test invalsi quando ho visto, nel forum, questo messaggio.

Otello • 4 ore fa
è arrivata la mitica “meritocrazia” non siete contenti?
li dove ci sta in 20 SECONDI selezionano i curricula
la tua vita decisa da un precario sottopagato a contratto, se non gli piace la tua faccia sei fuori.. se detesta la tua scuola elementare sei fuori, se sei figlio di papà sei dentro comunque e sempre…
in più i soliti baroni universitari ci camperanno per insegnare come scrivere un curriculum per far centro nei mitici 20 secondi e se non sapete scrivere un curriculum perfetto sarà ovviamente solo per colpa vostra.
voi cosa credevate che fosse la mitica “meritocrazia”?

messaggio a cui ho risposto:

bastano 20” per individuare CV da spedire in fretta nel cestino della carta straccia…
quando leggi il nome di qualche diplomificio che rilascia i titoli
quando vedi un tempo luuuungo di laurea o vedi qualche laurea in scienze della fuffa teoretica…
le imprese non son la charitas1.

e che ha causato le conseguenti risposte fra cui:

Kicky Shevathas (je suis PAVI) • 2 ore fa
Dovrei fare risorse umane: magari non ci metto 20” ad individuare un cv da buttare nella carta straccia, ma noto che mi basta leggere un commento di 5 righe per essere portato alle stesse conseguenze…

cicex Shevathas (je suis PAVI) • 3 ore fa
Se si assumessero ‘persone’ non basterebbero 20 sec.
Un università di pregio, la laurea con una sessione di anticipo in una facoltà che non sia fuffa teoretica danno la certezza di un buon candidato? Sa quanti cretini inutili ho conosciuto che rientravano in questi canoni e quante persone veramente valide che non ci rientravano?
Se fosse come dice lei non ci sarebbero i colloqui. ma dei lettori ottici in cui inserire i cv che danno la ‘risposta’ …. si o no…. che tristezza…..

Sembra che i due commentatori non abbiano compreso bene quanto avevo scritto “bastano 20” per individuare un CV da spedire nel cestino della carta straccia”, i venti secondi servono per trovare quelli certamente da eliminare, non di certo per trovare il candidato migliore per l’azienda. Se riuscissi a trovare in venti secondi il candidato ideale per l’azienda minimo sarei proprietario di una signora società di consulenza sulle risorse umane…

Perché generalmente bastano venti secondi per trovare i CV da eliminare? se ci si pensa è semplice; le selezioni sono un costo e, dovendo esaminare tanti candidati le aziende preferiscono chiamare partendo da quelli che sembrano più promettenti. Se per un posto hanno 100 candidati non esaminano tutti e 100, fanno la graduatoria finale permettendo sia a Tizio, laureato con un anno di anticipo in una università seria che a Caio, laureato dopo 10 anni di fuoricorso nel’ Intergalattic University of Pabillonis (noto diplomificio).

No, esaminano magari i primi 5 e se trovano quello che va a loro a genio è assunto. Non chiamano gli altri 95.  La scelta del dipendente fra i privati non è un concorso pubblico2 e non devono garantire a tutti le pari opportunità. Ecco perché le HR vengono addestrate ad individuare da subito i CV da spedire nel cestino della carta straccia.

CV scritto male, tempo di laurea lungo, voto basso, studi svolti in noti diplomifici son tutti fattori che destinano il curriculum nel cestino e che vengono individuati da subito.

È un sistema giusto? la precedente è una domanda senza senso, la selezione del personale non è una gara olimpica dove devi permettere a tutti di partecipare.

Rischio di perdere qualcuno veramente valido e capace? Sì ma l’alternativa è spendere un sacco per cercarlo. La questione è la stessa dei test per il numero chiuso, con i test elimino sicuramente qualcuno che potrebbe diventare un buon medico ma per un eventuale futuro buon medico che elimino, elimino anche novantanove studenti che non avrebbero combinato niente e che avrebbero consumato risorse (tempo-docente, sedie in aula, spazio nel laboratorio) inutilmente.

I due commenti sono comunque interessanti perché mostrano come molti ancora non riescano a capire come ragionino le aziende e come giri il mondo. Pensano che il compito del selezionatore sia chiamare chiunque invii il curriculum per una chiacchierata davanti ad una buona tazza di te per conoscersi e parlare dei massimi sistemi… non c’è molto da stupirsi se poi quando arrivano alla realtà finiscono frustrati a lagnarsi di tutto e tutti, tranne che di loro stessi (e della scuola che invece di insegnare loro come funziona il mondo gli ha illusi di vivere nel villaggio dei puffi).

(1) Sì, ho sbagliato e ho scritto il nome con la grafia latina.

(2) Quello che non fanno le HR per i privati (spazzar via la maggior parte dei candidati indegni) per lo stato lo fa la preselezione.