Niente Dante per due studenti musulmani, il prof li esenta – Notizie – Ansa.it

Sorgente: Niente Dante per due studenti musulmani, il prof li esenta – Notizie – Ansa.it

 Questa non è integrazione e rispetto, è ignoranza e idiozia

Due studenti di religione musulmana di una scuola media sono stati esentati dal seguire le lezioni sulla Divina Commedia di Dante, trattandosi di un’opera a sfondo religioso, in contrasto con la fede dei due ragazzi.

E’ un opera che, come tutte le opere, riflette il sentire del tempo e del luogo ove è stata prodotta. 

E’ accaduto a Treviso. Si tratta di due alunni di terza media.
Tutto sarebbe nato dallo scrupolo del professore – scrivono i quotidiani locali – che nell’affrontare lo studio del capolavoro della lettura italiana, in cui si incontrano Inferno, Purgatorio e Paradiso, ha scritto alle famiglie i cui figli sono già esentati dall’ora di religione, per chiede il consenso a trattare con loro un’opera a sfondo religioso. E qui le famiglie dei due studenti musulmani hanno chiesto che fossero esentati dallo studio di Dante.

Ignoranza del docente: l’opera è a sfondo religioso tanto quanto l’iliade o le commedie dove arriva il “deus ex machina” a sistemare il tutto, come un sacco di opere artistiche e architettoniche italiane; se si ragionasse come il docente allora i due dovrebbero essere esonerati dallo studio delle storia dell’arte zeppa di riferimenti al paganesimo e al cristianesimo, della geografia, quanti toponimi hanno il nome di un santo o della madonna?

E idiozia del docente; la scuola dovrebbe insegnarti a contestualizzare un’opera nel tempo e nello spazio, capire i riferimenti al tempo e usare l’opera per interpretarla. Questa è lo scopo della formazione. Quindi che problemi ci sono nello studio della divina commedia? O dell’iliade, o dell’epopea di Gilgamesh? Piaccia o no la religione ha ispirato un sacco di opere in tutto il mondo.

Non è rispetto, è pura vigliaccheria di chi per venire incontro a chi vuole mettersi il cotone nelle orecchie impone a tutti di non parlare.

Verranno esentati dai compiti in classe e dalle interrogazioni. Per loro l’insegnante ha organizzato un programma parallelo alternativo, dedicato a Boccaccio.

E qui l’idiozia diventa al cubo; il Boccaccio, e i suoi personaggi, son proprio l’ideale platonico di buon mussulmano; da dove viene l’aggettivo “boccacceresco”?

“Al netto della richiesta della famiglia, fatico a comprendere la scelta della dirigente scolastica di esonerare gli studenti dallo studio di Dante Alighieri, ritenuto “offensivo” dei valori e della cultura islamica.

Pura idiozia; e domani per venire incontro al piccolo Abramo, di famiglia cristiano fondamentalista, vietiamo darwin?

Ritengo che questa sia una scelta difficile da comprendere perché la cultura è inclusione e integrazione e la Divina Commedia è l’opera cardine della letteratura italiana”. Così il sindaco di Treviso, Mario Conte (Lega), commenta la scelta della dirigenza scolastica di un istituto trevigiano di esonerare due ragazzi musulmani dallo studio di Dante Alighieri, considerato offensivo verso la cultura islamica dai loro familiari. “Togliere dal percorso didattico Dante Alighieri – aggiunge – è un passo indietro, verso la divisione e l’esclusione della nostra cultura, cosa che ritengo sbagliatissima. Preferisco venga tolto tempo a TikTok e ai social rispetto a Dante. Meno telefonini e più Divina Commedia”.

Semplicemente a furia di accontentare i capricci finisce che molti altri inizieranno a farli e a pretendere di essere accontentati nelle loro pippe mentali. D’altronde è anche difficile spiegare perché dante no mentre i corsi di “educazione all’affettività” sì.

“Quello che è accaduto in una scuola secondaria di primo grado in provincia di Treviso, dove due studenti di religione musulmana sono stati esonerati dallo studio della Divina Commedia, in quanto ritenuta poter essere offensiva perché a sfondo religioso, è assurdo. Integrazione significa anche conoscere la cultura del Paese dove si vive e si studia. Questo stride anche con tutti i progetti che nelle scuole si fanno sulla figura di Dante, come esempio di sensibilità umana, di passione civile e di ardente spiritualità”: questo quanto dichiara l’on. Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione ed al Merito.

Ma al di là di tutto la scuola deve insegnarti a conoscere il mondo ed ad interagirci; non a chiuderti nella tua bolla vivendo nell’ignoranza.

5 pensieri su “Niente Dante per due studenti musulmani, il prof li esenta – Notizie – Ansa.it

  1. e i pisani cosa dovrebbero dire, da sette secoli in qua?

    gli si evita lo studio di Dante in tuta la provincia finché i suoi discendenti non fanno ammenda?

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  2. Il fatto è che con molta probabilità i genitori, prima che l’insegnante glielo dicesse, non avevano la più pallida idea di chi sia Dante e che cosa sia la Divina Commedia, e sicuramente non si sarebbero accorti di niente. Anche perché religiosa è la cornice, ma il contenuto è prevalentemente sociale e politico.

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  3. lucchesi, toscani, francesi, papi, froci, duchi del suo tempo ed eroi dell’antichità….

    ne risparmia pochissimi il feroce Alighieri, e non si fa problemi particolari nel massacrarli, con questo metro di giudizio si salvano forse gli eschimesi ma solo perché non ne conosceva l’esistenza

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