Il cargo cult (culto del cargo) è un culto religioso sviluppato da alcune popolazioni aborigene durante la seconda guerra mondiale; si trattava del copiare gli aeroporti e dell’imitare il comportamento del personale aeroportuale. Si parla di “cargo cult” quando qualcuno copia la forma senza però aver capito nulla della sostanza.
Una cosa che accomuna l’ingegneria del software e l’ingegneria gestionale è che spesso diventano oggetto di Cargo Cult da parte di incompetenti. Molti erroneamente ritengono che si tratti di attività facili, alla portata di chiunque, e che basti imitare vagamente la forma: diagrammi e tabelle, per arrivare alla sostanza. E quando tentano di reinventarsi ingegneri ottengono risultati che vanno dal comico al tragico (soprattutto per chi deve sopravvivere alle loro sparate o cercare di riparare).
Stamattina ho avuto un esempio di cargo cult dell’ingegneria gestionale; gli HR hanno chiesto la compilazione di una tabella sulle attività svolte. Nulla da eccepire, un feedback sulle attività è utile ed anche dovuto. Però ho trovato strano che mi venga chiesto l’autput (scritto così invece di output) del mio lavoro misurato secondo una metrica assurda ed inadatta. Metrica di valutazione delle attività informatiche azzeccata più o meno come l’usare come metrica per valutare un giocatore di calcio il numero di rimesse laterali effettuate.
Proprio un esempio da manuale di cargo cult dell’ingegneria gestionale.
Per non parlare di tutti quelli che si riempiono la bocca di Industria 4.0 🤐
"Mi piace""Mi piace"
credo che sia il sottoprodotto naturale di quella “tradizione”, particolarmente viva in Italia (ma per nulla rara nel resto del mondo) per cui, se non sei capace di fare niente altro, diventi “manager”.
"Mi piace""Mi piace"