stepchild adoption, facciamo chiarezza.

Come al solito si sta discutendo del niente aiutati in questo dall’uso di termini inglesi, stepchild adoption tradotto in italiano significa “adozione del figliastro” o se si vuole evitare il termine peggiorativo “adozione del figlio del compagno(1)”.

La norma “critica” nel decreto cirinnà prevede di permettere l’adozione del figlio del compagno cui è unito in “unione civile” allo stesso modo cui è permesso al coniuge l’adozione del figlio dell’altro coniuge. Il che significa che il decreto non legittima utero in affitto, eterologa fai da te etc. etc. così come la norma sulle adozioni non lo legittima per le coppie regolarmente sposate. Per la cronaca l’articolo incriminato è questo:

Articolo 5
1. All’articolo 44, comma 1, lettera b), della legge 4 maggio 1983, n. 184, dopo la parola: «coniuge» sono inserite le seguenti: «o dalla parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso» e dopo le parole: «e dell’altro coniuge» sono aggiunte le seguenti: «o dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso»

Quindi di cosa si sta discutendo? Non l’ho ancora capito. Il DDL non permette l'”acquisto” di bambini per il semplice motivo che per permettere a Tizio di adottare i figli di Caio, come avviene nel caso etero, ci deve essere la sentenza di un giudice e si deve tenere conto anche dell’altro genitore biologico.  Poi la legge non è che cambi molto la situazione normativa attuale, visto che l’adozione dei figli di Caio, qualora lui venisse a mancare e non ci sia l’altro genitore è già permessa dalla lettera a) della medesima legge.

Perché allora ci sono i due opposti isterismi, da una parte le sentinelle e dall’altra parte gli omosessuali che la menano tanto tanto con le adozioni? a chi o a cosa serve tutta questa cacciara? Boh, non lo capisco. O meglio da una parte serve a wannabe paladini per accreditarsi politicamente contro chi sembra volere la compravendita libera di bambini, dall’altra a chi, urlando alla discriminazione, spera che alcuni capricci vengano trasformati in diritti (l’adozione non è un diritto, punto(2)). E le due opposte idiozie si sostengono a vicenda e rubano la piazza a tutti gli altri.

Sulla questione adozione omosessuale avevo scritto qui, mentre qui sulla questione “bambini oggetto”, inserisco i link per evitare di ripetermi.

(1) Allora in italiano il genere “maschile” ha assorbito il genere neutro, figlio quindi è un termine che può significare sia i figli maschi che le figlie. Trovo stupido lo scrivere in maniera politicamente corretta “adozione de* figli* de* compagn*, più che altro credo sia un patetico tentativo di neolingua.

(2) l’adozione è un sistema per porre il minore in una situazione migliore rispetto a quella cui ha avuto la sfortuna di trovarsi e non un diritto di chi che sia, coppia, single, etero o omo.

11 pensieri su “stepchild adoption, facciamo chiarezza.

  1. Rispondo solo alle note. Non solo è patetico il tentativo di neolingua ma è anche terribilmente brutto! E probabilmente gioca sull’ignoranza dei generi in italiano.
    Per la nota due, se si deve parlare di diritto, al massimo dovrebbe essere il minore ad avere il diritto di essere adottato.

    Piace a 1 persona

  2. Il collegamento tra ddl e stepchild adoption è chiarissimo: una coppia gay potrà avere un figlio all’estero tramite utero in affitto; il bambino in Italia risulta però figlio solamente di uno dei due, quindi il compagno potrà adottare e diventare genitore legale. Il Sen. Lo Giudice ha detto chiaramente più volte che la legge gli serve per fare questo giochino.

    Piace a 1 persona

    • Questo giochetto sarebbe meno grave se a farlo fosse una coppia etero dove magari, lei è sterile? Per me no, quindi se c’è il rischio che tale adozione favorisca tale pratica io mi aspetterei che venissero proposte modifiche alla legge per evitare tale giochetto anche alle coppie etero regolarmente sposate.

      Seconda cosa, in ogni caso si deve passare dal giudice che indagherà sull’altro genitore del pupo, non penso si accontenti di una autocertificazione di non esistenza. Diventa facile scoprire l’utero in affitto, che attualmente è ancora reato. E, come avviene nel caso di compravendita di bambini già nati, il giudice potrebbe disporre anche l’allontanamento del pupo dagli acquirenti.

      Piace a 1 persona

      • In Italia ci sono già bambini nati con l’utero in affitto (vedi il compagno di Lo Giudice), eppure le manette non scattano…
        Con il ddl si favorirebbe ulteriormente una pratica illegale, già ora non perseguita, che facilmente verrebbe poi legalizzata anche in Italia.
        Concordo che si dovrebbero perseguire anche le coppie etero, infatti i promotori della manifestazione portano spesso esempi negativi anche di coppie etero.

        "Mi piace"

        • la mia patente vale in europa. se modifico un mio mezzo o qualsivoglia cosa e lo passo dal TÜV mi vale in italia, e cosi via per altre cose.

          ah, non vedo epiche battaglie per nazionalizzare ogni certificazione, forse perché è meglio non farlo?

          le caciare io le comprendo: nascono quando qualcuno adduce scuse del bigolo per limitare qualcosa che rende delle persone più felici. molti usano toni siuramente fuori scala, si strappano vesti per nulla, ma quando vedi che cercano solo di venirti contro “perché si”, io comprendo; non lo farei ma comprendo.

          "Mi piace"

  3. In genere si usano parole inglesi o straniere per non far capire una mazza di cosa si parla… non mi è chiara una cosa: ma l’adozione si potrà fare solo nel caso che l’altro genitore biologico sia morto, vero? O che non esista del tutto… in questi giorni si leggono stime fantasiose sui giornali, di circa 2000 coppie interessate, non si capisce su quali basi. Sento un fortissimo odore di lobby.

    Piace a 1 persona

    • La situazione è analoga al caso in cui Tizio voglia adottare il figlio che sua moglie Caia ha avuto con Sempronio. E la giurisprudenza in quei casi è chiara: si può adottare solo se Caia autorizza e Sempronio o è morto oppure gli è stata levata la patria podestà sul figlio o presta il suo consenso (Adozione del figlio del coniuge: la Cassazione dice no se non c’è il consenso del padre naturale – See more at: http://ilnazionale.net/diritto/adozione-del-figlio-del-coniuge-la-cassazione-dice-no-se-non-ce-il-consenso-del-padre-naturale/).
      Non ci sono automatismi comunque, la situazione andrà valutata caso per caso dal giudice del tribunale dei minori.

      "Mi piace"

      • Non è automatico, ma poco manca. Comprando il bambino all’estero Sempronio firma fin da subito la rinuncia alla potestá, quindi Tizio ha via libera per fare richiesta.
        A meno che non sia un pregiudicato il giudice dará l’ok molto più facilmente che in altri casi, non essendoci altri “genitori” in competizione. Sono sempre più convinto che questa norma serva SOPRATTUTTO per legittimare l’utero in affitto.

        "Mi piace"

        • Non so che valore abbia quel pezzo di carta firmato dalla “madre in affitto” anche perché, una facile rinuncia alla genitorialità, impatterebbe in almeno altre due situazioni “critiche” che coinvolgono i minori: il primo è in caso di separazioni “conflittuali” dove un genitore vuole togliere del tutto e per tutto i figli all’altro oppure dove un genitore vorrebbe sfanculare consorte e prole liberandosi dagli obblighi di mantenimento dell’uno e dell’altro. Generalmente la casa viene affidata ai figli del genitore affidatario anche se di esclusiva proprietà dell’altro. Se l’altro perde la “genitoralità” i figli, di fatto, diventano estranei. E come giustificare l’esproprio della casa?
          Questi automatismi non li vedo. Un altra cosa: la madre in affitto, per la legge americana non può avanzare alcun diritto ma per quella italiana è lei la madre del bambino. E potrebbe quindi chiedere l’affido del pupo e il mantenimento da parte del babbo, per la legge italiana e se il bambino è italiano lo può fare; anche in questo caso ci sarà un bel casino.

          "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.