Risposta di Mario Giordano alla lettera di un vegano

fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11860340/mario-giordano-vegani-cosa-penso-di-loro.html grassetti miei.

Pubblichiamo Posta Prioritaria, la rubrica in cui Mario Giordano risponde alla lettera di un nostro lettore.

Caro e stimato Giordano, siete ottimi e coraggiosi quando parlate di islam, ma quando parlate di vegetarismo date voce solo ai critici. Oltretutto date voce a ex vegani anoressici o che hanno fatto una pessima alimentazione vegana, mangiando come erbivori! Dove sono i legumi quotidiani, la frutta secca, i semi di lino, la vitamina B12? Non si vive di sole mele e insalata. Ci sono vegani che stanno benissimo e fanno sport. Anni di veganismo e analisi ematiche perfette. Un consiglio: date voce alla controparte. Ci sono medici nutrizionisti vegani come Luciana Baroni, Michela De Petris, Leonardo Pinelli e altri (Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana). Diversamente continuerete a fare disinformazione.
P.s. Ogni tanto potreste anche pubblicare qualche mia lettera…
Andrea Serra
via mail

Lei, caro Serra, si riferisce in particolare ad un articolo di Libero che mi allega, quello relativo ad Anna Kavaliunas, una vegana semi-pentita che dice di essere diventa anoressica rinunciando alla carne. Che devo dirle, amico mio? Di Anna poco m’importa: credo che abbia scelto il veganesimo perché le sembrava più alla moda, esattamente come avrebbe potuto scegliere la dieta dello yogurt o quella del cactus. Di follie, purtroppo, ne abbiamo sentite tante, a questo proposito. Se devo dirla tutta, per la verità, a me importerebbe poco anche del veganesimo. Per quanto mi riguarda uno può scegliere di mangiare quello che vuole, anche solo bacche o fili d’erba, può nutrirsi di pomodori crudi assicurandosi che i pomodori non soffrano o di carote intere perché a tagliarle si commetterebbe delitto. Non m’importa. Quello che non sopporto, conoscendoli piuttosto bene, è il fatto che molti vegani (non tutti) si sentono in dovere di convertire il mondo. Sono presi come da un furore ideologico e pretendono che tutti si adeguino alle loro regole, si sentono male se uno addenta davanti a loro un pezzo di formaggio, urlano all’omicidio se vedono servito in tavola un prosciutto. Non parliamo del bollito misto, ovviamente, o del tacchino di Natale. Ed è questo che li rende insopportabili. E fa scattare le denunce di Libero. Ci sono vegani che stanno benissimo? E fanno sport? E hanno valori ematici perfetti? Me ne compiaccio, ovviamente. Ma ci sono anche tanti che mangiano carne che si trovano nella stessa situazione. Non mi sento in dovere di spingere al veganesimo nessuno, piuttosto penso sia doveroso mettere in guardia da tutti i fanatismi. Quelli islamici in primis, ovviamente. Ma anche quelli che vorrebbero impedirmi, stasera, di mangiare le tagliatelle al ragù.

di Mario Giordano

Che dire? ha centrato perfettamente il problema “vegan”, molti vegani vengono presi dal sacro fervore religioso e pretendono di convertire il mondo, non con l’esempio ma con piagnistei e sensi di colpa. Basta vedere i tanti spezzoni di filmati horror spacciati come veri. I fanatici, siano del fantasmino del momento, siano del sacro cetriolo, son sempre pericolosi e nocivi.

2 pensieri su “Risposta di Mario Giordano alla lettera di un vegano

  1. Se è per questo, pare che ultimamente alcuni animalari abbiano cercato di spacciare dei fotogrammi di un film hard di dubbio gusto come “attivista che denuncia le torture alle vacche da latte”, quindi direi che l’assurdo è stato superato da un pezzo.
    A parte il fanatismo, che è proprio il succo del problema, i vegani non riescono a capire che i problemi derivanti dalla dieta sbilanciata arrivano dopo alcuni anni. Ad affermazioni come “ho tutte le analisi perfette” si dovrebbe rispondere “per adesso”.

    Piace a 2 people

Scrivi una risposta a VoceIdealista Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.