Libertà di parola e idiozia.

La notizia è di quelle abbastanza “disturbanti”, un imbecille ha scritto un messaggio abbastanza squallido su faccialibro, messaggio ripreso e stigmatizzato dalla lucarelli, ed è partito tutto il can can mediatico e il dibattito fra chi, interessato o meno, sostiene la libertà di parola e chi vorrebbe che il tipo prenda una solenne tirata d’orecchie dalla magistratura.

Mi  spiace dirlo ma, fermo restando che il messaggio lo consideri squallido e penoso, io rimango per la libertà di parola. Uno ha il diritto di essere idiota e, fino a quando non cade nell’apologia di reato, diffamazione o calunnia deve essere libero di dire, o scrivere, qualsiasi idiozia gli venga in testa.  Questo è una conseguenza, spiacevole ma ineliminabile, della libertà di parola.

Sono dell’opinione che morale e legge debbano andare su binari paralleli e che la magistratura debba perseguire chi viola la legge non chi tiene comportamenti moralmente discutibili, altrimenti si torna al medioevo ed alla santa inquisizione.  Nel dibattito sulla vicenda comunque sto vedendo che, classico vizio dell’italia, si invoca la magistratura come compagno nella lotta politica cercando di avere anche il supporto della legge. Salvo poi scandalizzarsi per una magistratura fascista quando la pseudolegge(1) “vietato esultare per la morte di X” viene applicata al caso nassiriya o alla morte di Filippo Raciti.

Io sinceramente preferisco un ambiente dove legge e morale son distinte, dove l’imbecille, a causa della sua imbecillità, nel caso viene emarginato dalla società e non perseguito dalla magistratura, e pazienza se per avere ciò debba vedere stupidaggini su faccialibro. Meglio quello che un ritorno allo stato etico base dei vari *ismi del XX secolo.

(1) Legge inesistente ma spacciata come esistente da media e opinione pubblica. Come la celebre legge ruby: “vietato far sesso con una minorenne”. La realtà è diversa.

2 pensieri su “Libertà di parola e idiozia.

  1. L’altra volta non è uscito il commento, ci riprovo:
    «La notizia è di quelle abbastanza “disturbanti”, un imbecille ha scritto un messaggio abbastanza squallido su faccialibro, messaggio ripreso e stigmatizzato dalla lucarelli, ed è partito tutto il can can mediatico e il dibattito fra chi, interessato o meno, sostiene la libertà di parola e chi vorrebbe che il tipo prenda una solenne tirata d’orecchie dalla magistratura.»

    Sbaglio, o questa storia non è nuova? Per caso Selvaggia Lucarelli, come personaggio, sta assurgendo ad una sorta di polizia morale?

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