Le discussioni riguardo alla scuola, oltre a svegliare i vecchi ricordi del tempo ivi trascorso, dall’una e dall’altra parte della barricata, offrono anche interessanti spunti di riflessione per capire la situazione attuale. Ad esempio le ricerche di “apprendisti con esperienza” o il numero di domande di persone pronte a farsi sfruttare per fare i “volontari” all’expo. Perché?
Una risposta potrebbe essere questa: siccome la scuola seleziona poco o quasi niente il mero possesso del titolo di studio dimostra poco. Ergo diventa fondamentale arricchire il CV o con certificazioni “serie”(1) o con referenze “reali e verificabili”(2) e, logica conseguenza, viene presa d’assalto qualsiasi possibilità di arricchire il proprio CV anche se si tratta di passare sei mesi di schiavitù volontaria. Esigenza di emergere e di dimostrare di valere un poco di più degli altri, di essere più appetibili per un futuro datore di lavoro.
In un paese dove (fonte: sole24ore) l’analfabetismo funzionale è al 47% cosa dimostra il titolo di studio, poco o niente. Basta vedere il concorsone scolastico, nonostante la maggior parte dei partecipanti alla selezione possedesse un titolo di studio di livello universitario circa il 66% non è stato in grado di passare i test (per chi volesse provarli c’è il simulatore ufficiale del ministero). Cioè non è stato capace di svolgere semplici operazioni matematiche o di discernere fra ragionamenti corretti ed errati, roba a livello di scuola media inferiore. Ed a pensarci è una cosa agghiacciante perché mostra, numeri alla mano, quanto in basso sia caduta la qualità dei laureati e conseguentemente quanto poco venga considerata la preparazione media di un laureato, o di un diplomato.
Sarebbe interessante una analisi sui disoccupati italiani e su quali siano le loro reali capacità misurate secondo i metodi OCSE-PISA, forse se ne scopriranno delle belle e forse si spenderanno con più oculatezza i fondi assegnati all’università. Perché è vero che le PMI tendono a voler investire poco in ricerca e sviluppo ma è parimenti vero che per fare ricerca e sviluppo serve avere persone in grado di farla (realmente) e non incompetenti laureati.
E a differenza della scuola dove c’è un ministero che, teoricamente, organizza, nel campo dei tirocini c’è il turboliberismo. C’è, grazie alla pessima scuola, abbondanza di offerta e quindi il prezzo crolla, soprattutto per profili che non richiedono grossi investimenti e grandi quantitativi di studio. Tanto per fare un esempio nel campo informatico: data entry o code monkey (aka baby developper). Così come capita nel campo della scuola dove in certe private i docenti, in cambio del punteggio per il passaggio in ruolo (o per concorrere all’ennesima “ultima regolarizzazione di massa”) accettano di lavorare, praticamente, gratis e di girare con una scopa nel culo per ramazzare i corridoi…
Ecco il risultato di una scuola che in nome di un malintesissimo egualitarismo di facciata rifiuta di selezionare e discernere fra chi è formato e chi no. Ottenendo un risultato opposto a quanto si intendeva: invece di diventare un ascensore sociale e favorire l’emancipazione di chi era indietro è una fabbrica di schiavi a basso costo.
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(1) Certificazioni, rilasciate da aziende private e riconosciute dall’industria come valide come le certificazioni Red Hat o le certificazioni avanzate Microsoft. Costano anche abbastanza.
(2) Se non è verificabile allora è come se non ci fosse.
L’ha ribloggato su Buseca.
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Non hai idea di quanto possa apprezzare questi articoli! Per curiosità mi butto sul test simulazione, poi ti faccio sapere se faccio parte dei falliti o dei brillanti 🙂
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Ieri sera non c’é stato verso: sull’ipad non mi caricava il simulatore, e sul notebook le “impostazioni di sicurezza hanno bloccato il programma”, sia su chrome che su ie, e anche disattivando firewall e antivirus… Bo. Oggi quando ho un po’ di tempo provo con il chromebook, ormai è diventata una sfida. Qualche dritta?
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nessuna, magari tenere a portata di mano qualche foglio di carta per prendere due appunti…
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no intendevo per poter evitare che mi si blocchi l’applicazione… comunque niente, ho provato anche con altri due portatili e con il chromebook, ma il chromebook non supporta java, mentre i pc mi bloccano l’applicazione, anche disattivando tutti i sistemi di sicurezza. quindi, niente test: peccato. 😦
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qui c’è l’elenco ufficiale delle domande, e un altro simulatore: http://www.informaquiz.it/concorso-docenti
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