fonte repubblica: http://www.repubblica.it/scuola/2013/01/12/news/concorsone_prof_i_vincitori-50362658/?rss
Concorsone, le pagelle dei prof i vincitori:
fisici, matematici, ingegneri. Male i filosofi
Il “quizzone” superato da poco meno del 50% dei docenti per le superiori. Tra i laureati in materie scientifiche la percentuale salta quasi al 70%, seguiti (66%) da latinisti e grecisti. In fondo alla classifica i laureati in filosofia: passati solo al 33%
di SALVO INTRAVAIANel test di preselezione del concorsone a cattedre spiccano fisici, matematici e ingegneri. E’ invece un tonfo quello registrato da filosofi, laureati in giurisprudenza e architetti. Il divario tra i primi e gli ultimi è imbarazzante. Il quizzone per la selezione di 11.542 nuovi insegnanti – svolto lunedì 17 e martedì 18 dicembre scorsi – consente di stilare le pagelle dei 321 mila laureati e dei precari della scuola che si sono presentati al primo step della selezione attesa da 13 anni. Limitandosi soltanto alle discipline per insegnare le quali è necessario possedere il diploma di laurea, la classifica per “classi di concorso” – come si chiamano in burocratese le discipline di insegnamento – riserva non poche sorprese.
(…) occorreva totalizzare almeno 35 punti [per passare il test]. (…)
Ma all’interno dei singoli segmenti scolastici, la situazione è tutt’altro che omogenea. Al superiore, in cima alla classifica degli ammessi si piazzano i fisici e gli ingegneri che aspirano ad insegnare Fisica, con ben tre candidati ammessi agli scritti su 4. Seguono con percentuali sempre superiori al 70 per cento matematici e ingegneri(1) che si candidano ad insegnare Elettronica – negli istituti tecnici industriali e negli istituti professionali – e Matematica e Fisica nei licei. Ma si piazzano bene – con quasi il 66 per cento di ammessi – anche latinisti e grecisti che concorrono per una cattedra presso i licei classici. Una circostanza che fa cadere l’idea che il test fosse tagliato su misura per i laureati in materie scientifiche.
In fondo alla classifica, un po’ a sorpresa, troviamo invece i filosofi della classe di concorso A036 che intendono lavorare presso i licei delle scienze umane. Per loro la selezione è stata particolarmente dura, visto che soltanto il 33 per cento è riuscito ad ottenere il lasciapassare per le prove scritte.(…) Poco meglio – sempre attorno al 33 per cento di ammessi – per laureati in architettura in lizza per insegnare Educazione artistica alla media e Disegno e Storia dell’Arte nei licei e per i laureati in giurisprudenza e in economia che vorrebbero insegnare Diritto negli istituti tecnici.
Per questi ultimi la percentuale di ammissione è stata pari al 36 per cento.(…)
Io non vedo nulla di stupefacente; per passare il test occorreva pensare e non è strano che chi sia andato meglio sia stato chi possedeva lauree per conseguire le quali, generalmente, non bastava ripetere a pappagallo ma occorreva pensare e capire realmente la materia. Come avviene nel caso di matematica, fisica, latino e greco.
Questi dati dimostrano, platealmente, che la preselezione ha funzionato in maniera egregia: chi è passato sono i candidati che sanno pensare, che conoscono e capiscono bene la loro materia e le cui conoscenze non si limitano solo ad una ripetizione meccanica di quanto scritto sul testo di riferimento(2). Per gli incapaci e i pappagalli(3) non ci deve essere spazio dietro ad una cattedra. Questi fatti dovrebbero far riflettere chi si vorrebbe iscrivere in scienze della fuffa solo per prendere, quello che alla fine dei conti non sarebbe altro che un inutile pezzo di carta da appendere in soggiorno.
Gli umanisti, ad esclusione di chi affronta percorsi di studio “seri” come lettere classiche, si son dimostrati per la maggior parte ignorantoni colossali gonfi di boria. Pappagalli capaci di ripetere a memoria ma incapaci di capire. Ed è giusto che vadano a fare lavori da pappagalli nei call center invece di andare a scuola a rovinare studenti(4).
È la meritocrazia(5) baby
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(1) Credo che l’articolista abbia sbagliato e che per fisica ci siano matematici e fisici e in elettronica fisici ed ingegneri.
(2) Per tradurre dal greco e dal latino serve pensare, ripetere a pappagallo è inutile.
(3)Ci sarebbe anche una piccola percentuale di sfortunati. Pappagalli ed incapaci non si riferisce a loro.
(4)Un precario che non è stato in grado di passare la preselezione, ha chiesto al ministro Profumo, per coerenza, di disporre la sua esclusione dalle graduatorie per l’insegnamento. Questo blog sostiene pienamente la richiesta del maestro di venire escluso dalle graduatorie per l’insegnamento in tutte le scuole del regno e delle colonie, e lo invita a presentare immediate dimissioni da qualsiasi incarico nella scuola pubblica.
(5)Quella reale, non quella farlocca alla CGIL: premiare tutti per essere sicuri di premiare i più bravi.
Il maestro vive uno scollamento completo fra il suo mondo interiore ed il mondo reale. Se elementi del genere vengono filtrati alla preselezione, allora da questo concorso probabilmente usciranno i migliori insegnanti che la nazione abbia mai visto.
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In particolare dal sito di cadoinpiedi.it vorrei segnalarvi il commento del prof. Piero Luigi Ipata e di uno studende del Polimi che qui vi riporto:
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EDIT: migliorata un poco la formattazione
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[…] dire? Questi dati, alla luce dei risultati del concorsone scolastico, utile indagine statistica sulla capacità di un laureato di affrontare un test a […]
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[…] la verità, che nessuno vuole dire ma salta fuori da molti indizi come questo, è che le lauree prese tanto per avere un pezzo di carta non valgono niente, che la scelta di […]
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[…] di teste”, un indirizzo di laurea nel quale più del 60% di laureati cadono come pere cotte su banali quesiti di logica o di comprensione del testo? Chi assumerebbe persone come questa ragazza (qui un commento un poco più sarcastico)? Quale […]
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[…] stata la preselezione (50 domande di logica, inglese, informatica e comprensione del testo) vero killer dello scorso concorsone. Molta gente bocciata allo scritto nel precedente concorso non avrebbe […]
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[…] ben dimensionate per il numero di frequentanti e quindi l’ovvia conseguenza che escano pochi ma preparati che tanti incompetenti, aumenti la qualità del titolo? Dire che in italia servono laureati è fuorviante; servono […]
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[…] come all’atto pratico i laureati in quell’indirizzo si siano “mediamente” coperti di “gloria” nei concorsi per l’insegnamento, forse sarebbe meglio nascondere tale […]
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[…] Nel concorsone del 2012 per l’insegnamento chi andò peggio, 67% di bocciati alla preselezione, furono i candidati all’insegnamento della filosofia e della storia dell’arte. E la preselezione non era un gran cosa: 5 domande di informatica, 5 di lingua straniera e il resto logica e comprensione verbale. Chi, sensato, assumerebbe gente con gravi deficit di logica e comprensione verbale1? […]
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